Il rischio di una Terza Guerra Mondiale
Il rischio di una Terza Guerra Mondiale è decisamente più concreto da quando la Russia ha avviato l'invasione dell'Ucraina. Vladimir Putin ha allertato il sistema di deterrenza nucleare in risposta alle “dichiarazioni aggressive” da parte dei Paesi Nato. Al momento comunque una guerra totale è possibile ma improbabile. L'Alleanza Atlantica ha confermato che non interverrà militarmente in Ucraina, sebbene alcuni Paesi sostengano Kiev fornendogli armamenti, ma anche che difenderà da qualsiasi aggressione tutte le nazioni che ne sono membri.
La minaccia delle armi nucleari
Il primo ha lanciare un monito sulla possibilità di una guerra nucleare è stato il presidente della Bielorussia, Alexandar Lukashenko: “Le sanzioni spingeranno la Russia verso la Terza Guerra Mondiale. Quindi dobbiamo mostrare moderazione per non finire nei guai. Perché una guerra nucleare sarebbe un disastro". Poche ore dopo Vladimir Putin ha allertato il sistema di deterrenza nucleare. Il presidente russo ha così motivato al sua decisone alle agenzie russe: “I Paesi occidentali non stanno solo intraprendendo azioni ostili contro il nostro Paese nella sfera economica, intendo quelle sanzioni di cui tutti sono ben consapevoli, ma anche gli alti funzionari dei principali Paesi della Nato fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese".
Putin pronto ad attaccare la Nato
Ad oggi la possibilità che la Russia attacchi uno dei Paesi Nato si è fatta ancora più concreta. Vladimir Putin infatti considera il supporto militare all'Ucraina e le sanzioni economiche da parte di USA, Unione Europea, Regno Unito e altri Paesi come un vero e proprio atto di guerra. Recentemente poi è emerso un documento rubato da una talpa nel Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, in cui si descrive una roadmap per il lancio di missili verso “obiettivi designati” nelle Repubbliche baltiche e Polonia nel caso in cui l'Occidente non ritiri le sanzioni. Tale possibilità è supportata dalle presunte dichiarazioni del generale Igor Yevgenyevich Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, citate nello stesso documento: “l'Europa e in generale tutto l'Occidente hanno dichiarato guerra alla Russia”.
Repubbliche baltiche
Con il termine Repubbliche baltiche si fa riferimento ai tre Paesi sulla costa orientale del Mar Baltico, ovvero Estonia, Lituania e Lettonia. Queste tre nazioni fino al 1918 hanno fatto parte dell'impero russo e nel 1940 sono state nuovamente occupate dall'Unione Sovietica, da cui hanno poi ottenuto l'indipendenza nel 1991. Estonia, Lituania e Lettonia sono membri dell'Unione Europea e nel 2004 hanno aderito anche alla Nato. Nonostante si tratti di nazioni affiliate all'alleanza atlantica è possibile che Vladimir Putin le consideri ancora un territorio russo (come forse la Polonia) e per questo potrebbe diventare il prossimo obiettivo del Cremlino dopo l'Ucraina in caso di ulteriore estensione del conflitto in corso.
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