Federica Laviosa vince al tribunale contro l'ex compagno Piero Chiambretti
Nonostante la vittoria al tribunale per il mantenimento della figlia, Federica Laviosa non festeggia: "Non ci sono bottiglie da stappare"
La vittoria al tribunale di Federica Laviosa contro Piero Chiambretti
Il tribunale civile le ha dato ragione, ma Federica Laviosa sa bene che quando una relazione finisce davanti a un giudice, ridotta a recriminazioni sul mantenimento dei figli, non ci sono vincitori. E non ci sono vittorie. "Non ci sono bottiglie da stappare né da far festa. Mi interessa solo il bene di mia figlia. Piero? Gli auguro di essere felice, perché con il rancore e l'odio ci si avvelena e basta. Tutti da me si aspettano chissà quale gioia, ma è una storia talmente spiacevole", racconta.
Federica Laviosa e lo showman Piero Chiambretti hanno avuto una relazione, seguita da discussioni e dissidi. Nel 2016 avevano trovato un accordo sull'affidamento condiviso della figlia, poi recepito dal tribunale di La Spezia.
Chiambretti aveva chiesto la riduzione dell'assegno di mantenimento
Il conduttore tv, però, nei mesi scorsi ha trascinato l'ex compagna a Palazzo di Giustizia a Torino per chiedere la riduzione dei 3 mila a 800 euro mensili dell'assegno di mantenimento. Perché? Il suo reddito sarebbe notevolmente peggiorato, complice il contratto scaduto a maggio con Mediaset per la trasmissione Tiki Taka. E, parole dello showman, l'ex compagna avrebbe "utilizzato il contributo anche per le sue esigenze personali".
Il Tribunale di Torino, che ha analizzato nel dettaglio la situazione economica di Chiambretti, è stato di diverso parere. "È stato chiarissimo. E ha ritenuto senza ombra di dubbio che non ci siano motivi validi per ridurre il contributo del padre alla figlia", spiegano le legali Marcella De Simone e Claudia Villani che rappresentano Federica Laviosa.
"Prendo atto della sentenza - dice Chiambretti -. Ovviamente, cercherò di fare appello. Vorrà dire che per il momento continuerò a mantenere con grande piacere mia figlia. D'altronde, non ho mai pensato di non mantenerla al meglio delle mie possibilità. E con lei cerco di mantenere al meglio anche la mamma". La legale dello showman, Benedetta Azzurra Baggi, quindi, prepara le carte del ricorso.
L'inizio della loro relazione e il suo capolinea
I due si erano conosciuti nel 2007, quando Piero Chiambretti conduceva Markette e Federica Laviosa faceva uno stage negli studi del programma. "Mi ricordo ancora la prima frase che mi ha detto quando mi ha incontrata, com'era vestito, il primo appuntamento. So che sembra assurdo, ci davamo addirittura del lei. Ma appena l'ho visto, ho percepito una sintonia. Ero molto più giovane di lui, avevo 23 anni, e mi sono innamorata della sua personalità, del suo carisma".
Le malelingue hanno detto di tutto. E anche di più. "In molti hanno insinuato, eppure io economicamente non ho mai avuto bisogno di lui. Né prima, né dopo. Ora che sono una donna adulta, posso dire che l'amore è un'altra cosa. Nei suoi confronti ero dipendente affettivamente. Mi sono trovata giovanissima in un mondo che non era il mio. Nel nostro rapporto ci credevo e infatti abbiamo avuto una bambina. Non abbiamo vissuto insieme, neanche un giorno. Non voleva la famiglia del Mulino Bianco. Ma l'amore è rispetto e complicità, è parlarsi. È tante cose che la nostra relazione non era".
E aggiunge: "Questa esperienza, dolorosa per tutti, mi ha dato una consapevolezza maggiore. Il rapporto con Piero non era sano. Era di dipendenza affettiva, di accondiscendenza. Dispiace, però, che siamo arrivati a odiarci. E strumentalizzare le situazioni per colpirmi non lo trovo corretto. Perché su una cosa non ho dubbi: questa guerra è stata iniziata solo per attaccare me".
Federica Laviosa, 38 anni, e Piero Chiambretti, 66 anni, ormai si incrociano solo in tribunale. Come spiegare a una ragazza di 11 anni il malessere e il rancore dei genitori? "Davvero, non so cosa fare. Non posso farmi carico di questo da sola. Vorrei rivolgermi a una professionista e almeno su questo con Piero vorrei trovare un accordo".