Fermo, spacciavano hashish e cocaina "a domicilio". Dieci arresti

Gli uomini in manette sono di nazionalità albanese, marocchina e algerina. Consegnavano su ordinazione anche a casa degli acquirenti, tutti della zona costiera e dell'entroterra Fermano

di redazione cronache
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Una gazzella dei Carabinieri

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Fermo, 10 arresti per spaccio concorso di traffico di sostanze stupefacenti: uomini di nazionalità albanese, marocchina e algerina

I carabinieri del Comando di Fermo (Marche) hanno arrestato 10 persone responsabili di concorso di traffico di sostanze stupefacenti. Si tratta di uomini di nazionalità albanese, marocchina e algerina che spacciavano cocaina e hashish in diverse zone della Provincia. Il loro arresto è avvenuto durante un blitz dei carabinieri messo in atto nelle prime ore dell'alba di oggi, venerdì 30 agosto. 

Oltre agli agenti del Comando di Fermo, sono entrati in azione i reparti territorialmente competenti e di unità specializzate del Nucleo Cinofili di Pesaro Urbino e del Nucleo Elicotteri di Pescara, i quali hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare. 

Dove spacciavano le 10 persone arrestate

L'operazione che ha permesso l'arresto di questi 10 individui riguardava un'indagine iniziata nell'inverno del 2022. Aveva lo scopo di individuare e distruggere un gruppo criminale che si dedicava allo spaccio e al traffico di grossi quantitativi di cocaina. Gli acquirenti erano residenti della zona.

Le zone in cui questi spacciatori agivano di più erano tutte lungo la fascia costiera e nell'entroterra Fermano, in particolare nei territori dei comuni di Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a Mare, Monte Urano, Montegranaro, Torre San Patrizio, Monte San Pietrangeli nonché Civitanova Marche e Fermo (con maggiore insistenza nei Comuni di Sant'Elpidio a Mare, Porto Sant'Elpidio, Fermo e Monte Urano). 

I metodi utilizzati dagli spacciatori

La droga veninva redistribuita a diversi spacciatori al dettaglio, per lo più albanesi e italiani, che, poi, avevano il compito di smerciarla nel loro territorio di vendita. Non solo, gli spacciatori avevano un metodo per non farsi sorprendere: consegnavano su ordinazione e, spesso, con "servizio a domicilio", come riporta Ansa.

Questa indagine si somma a quella dell'operazione "Underground" che, nel marzo del 2023, aveva portato all'arresto di otto dei 13 spacciatori indagati, tutti facenti parte di un sodalizio dedito allo spaccio sul territorio. Ma anche la più recente operazione "Retail", condotta luglio del 2023, che aveva coinvolto nove indagati tra albanesi e italiani, alcuni dei quali gravati anche da precedenti specifici

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