Ferrero, furto auto per far sparire i libri contabili. "Hai 200 mln di debiti"
Il gip: "E' un uomo scaltro e spregiudicato". Il "Viperetta" si è dimesso da presidente della Sampdoria
Arresto Ferrero, dal finto furto dell'Audi al palazzo di via Tamarelli
Massimo Ferrero, ormai ex presidente della Sampdoria (si è dimesso subito dopo l’arresto), ha smarrito il sorriso davanti al provvedimento notificatogli ieri in un albergo di Milano. Il procuratore capo di Paola - si legge sul Corriere della Sera - lo accusano di bancarotta fraudolenta e del fallimento di quattro società che avevano sede nel Tirreno cosentino. "Un deus ex machina il cui disegno criminale era l’ambizione di soddisfare le sue esigenze personali dando al patrimonio una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni sociali, con conseguente danno per l’Erario e i creditori sociali". È l’immagine che il gip di Paola dà di Massimo Ferrero nelle 105 pagine dell’ordinanza che ha portato all’arresto del «Viperetta», per il quale è stato disposto il carcere.
Uno spaccato - prosegue il Corriere - che ha messo alla luce le modalità d’intervento di Ferrero, definito persona «spregiudicata, pervicace e scaltra». Come quando, il 23 dicembre 2013, nel tentativo di far sparire i libri contabili relativi al fallimento della Ellemme, convinceva il liquidatore della società a denunciare il furto di un’Audi SA8, all’interno della quale c’era una borsa con registri Iva, libro inventari, verbali d’assemblea e del Consiglio d’Amministrazione della Ellemme. Emblematica l'intercettazione telefonica tra il suo commercialista e un uomo vicino a Ferrero. "Ieri stavo a litigare con Massimo... perché mi dice... mo’ c’ho da prendere ’sti soldi qua, perché con questi voglio ricomprarmi via Taramelli!... Ma sei scemo? Mi fa... non hai idea... è una cosa che vale... quando è messa a posto vale 4 milioni. Ma scusa Massimo mi fai quasi ridere! Hai 200 milioni di debiti! Non sai come ne uscirai e adesso pensi di uscirne in ’sta maniera?".
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