Filippo nella sezione "sex offender". La linea difensiva: perizia psichiatrica

Il killer di Giulia potrebbe rilasciare dichiarazioni per negare la premeditazione. In cella vicino a Benno, il ragazzo che uccise e gettò i genitori nell'Adige

Di Redazione Cronache
Filippo Turetta
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Omicidio Giulia, le due strade per Turetta. Ecco che cosa lo attende in carcere

Filippo Turetta oggi sarà interrogato dai pm che indagano sull'omicidio di Giulia Cecchettin. I legali del killer non si sbilanciano ma probabilmente seguiranno due strade per la sua linea difensiva: negare la premeditazione e richiedere una perizia psichiatrica. Turetta, che compirà 22 anni in carcere a dicembre, comparirà davanti alla gip Benedetta Vitolo e al pm Andrea Petroni per l’interrogatorio di garanzia. Il primo passo - si legge su Il Corriere della Sera - l’ha già fatto il suo avvocato ieri sera, dopo un colloquio con il giovane avvenuto al carcere di Verona ieri pomeriggio. Filippo si troverà di fronte a due strade: può decidere di parlare davanti ai magistrati e raccontare la sua versione dei fatti, o può avvalersi della facoltà di non rispondere e fare, eventualmente, dichiarazioni spontanee. Questa seconda opzione gli permetterebbe di prendere tempo e di sottrarsi, almeno per ora, alle domande dei magistrati su una possibile premeditazione, ossia l’aggravante che potrebbe tenerlo in carcere a vita.

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L’avvocato - prosegue Il Corriere - potrebbe anche decidere di chiedere una perizia psichiatrica sul ragazzo, che potrebbe essere acquisita tramite incidente probatorio. Intanto in questi giorni Filippo Turetta si trova nell’infermeria psichiatrica dal carcere di Montorio. Nella stessa sezione — su un solo corridoio — si trova anche Benno Neumair, 31 anni, l’uomo che il 4 gennaio del 2021 uccise i genitori e ne gettò i cadaveri nell’Adige. Turetta è guardato a vista, ha parlato con uno psicologo e un educatore del carcere. L’avvocato Caruso dice che il giovane "sta bene", aveva già chiesto di vedere i genitori, saranno i giudici a stabilire le modalità delle visite. Quando i medici che lo hanno in cura lo riterranno più opportuno potrà essere trasferito nella sezione dei sex offender, dove ci sono uomini che hanno commesso delitti contro le donne, una delle più affollate del carcere. Sul fronte delle indagini presto verrà analizzata l’auto del giovane, quella usata per la lunga fuga dopo il femminicidio di sabato 11 novembre: mille chilometri da Vigonovo alla Germania passando per Barcis, dove il corpo di Giulia è stato trovato in un dirupo.

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