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Cronache
Filippo, dopo il giudice ascoltato dal Pm. Analisi su coltello e libro bimbi
Filippo Turetta

Omicidio Giulia, al Ris il coltello e le tracce ematiche trovate. Analisi anche sul libro per bambini

La Procura di Venezia ha spedito ai Ris di Parma il coltello trovato nell'auto di Filippo Turetta e i campioni ematici relativi alle tracce di sangue repertate nel parcheggio di Vigonovo dove sarebbe avvenuta la prima aggressione del ragazzo in carcere con l'accusa di aver  ucciso Giulia Cecchettin. Intanto il pm di Venezia Andrea Petroni ha richiesto al suo omologo tedesco di poter procedere al trasporto dell’auto di Filippo. Si attende dunque il "nulla osta" che possa garantire che la Fiat Punto e gli oggetti trovato all’interno - tra cui un guanto e un coltello - possano essere trasportati senza contaminazione ed essere analizzati dai carabinieri nei laboratori di Parma.

Gli investigatori stanno anche svolgendo accertamenti sul libro per bambini trovato al fianco del corpo della ragazza. Non è ancora chiaro chi abbia comprato il volume, se la stessa Giulia, aspirante illustratrice, o Filippo Turetta.

Omicidio Giulia, Filippo Turetta verso l'interrogatorio di garanzia in carcere

È previsto per domani, martedì 28 novembre alle ore 10, nel carcere Montorio di Verona l’interrogatorio di garanzia per Filippo Turetta, arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. All’interrogatorio davanti al gip di Venezia Benedetta Vitolo sarà presente oltre al difensore Giovanni Caruso anche il pm Andrea Petroni. Lo studente 21enne ha tre possibilità: tacere davanti al giudice, rispondere alle domande oppure rilasciare dichiarazioni spontanee.

Intanto proprio l'avvocato Giovanni Caruso incontrerà Filippo questo pomeriggio. "In mattinata, estrarrò copia del fascicolo processuale del procedimento a carico di Filippo Turetta - comunica ai media -. Solo dopo potrò confrontarmi con il cliente per le scelte conseguenti". Filippo Turetta sarà poi convocato per essere sentito dalla Procura di Venezia; un passaggio importante nell'indagine per sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo. “Non è chiaro” se Filippo Turetta, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, le abbia legato le mani con il nastro adesivo utilizzato dallo studente per tappare la bocca e impedire alla 22enne di urlare e chiedere aiuto. “Non ne abbiamo certezza, è una delle cose che dovrà chiarire” spiega una fonte investigativa all’Adnkronos.

Omicidio Giulia, l'indizio inquietante lasciato da Filippo vicino al corpo della sua ex

Sull'omicidio di Giulia Cecchettin emergono nuovi dettagli. Filippo, infatti, vicino al cadavere della sua ex fidanzata avrebbe lasciato anche diversi oggetti. Un gesto che potrebbe costargli l'aggravante della premeditazione e su cui adesso gli inquirenti vogliono fare luce. Sono due in particolare - si legge su Repubblica - i nuovi elementi emersi dalle indagini. Il primo è il fumetto per bambini "Anche i mostri si lavano i denti!", ritrovato nella conca del lago di Bartis dove stava il cadavere. Il secondo è la mancanza di una scarpa di Giulia. Sotto la lente d'ingrandimento dei pm ci sono alcune azioni compiute da Filippo prima del sequestro di Giulia: l'acquisto sul web del nastro isolante con cui ha coperto il cadavere, un sopralluogo alcune ore prima dell’omicidio nella zona industriale di Fossò e la successione delle coltellate. Che dopo i risultati dell’autopsia servirà anche a contestargli (o meno) l’aggravante della crudeltà.

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C’è anche da capire che fine ha fatto il cellulare di Cecchettin. C’è poi un altro giallo che riguarda una scarpa. Un mocassino sinistro è stato infatti ritrovato ed è considerato appartenente a Giulia. L’altro no. Non si trovano nemmeno il computer in cui c’era la tesi e la borsa, oltre al cellulare. Intanto la procura paventa anche l’ipotesi di contestare a Turetta il reato di occultamento di cadavere. Il suo avvocato potrebbe chiedere già domani la perizia psichiatrica al giudice. Attualmente Filippo si trova ricoverato nel reparto infermeria nel carcere di Verona. Controllato a vista 24 ore su 24. Oggi è in programma il colloquio con il suo nuovo avvocato mentre domani si presenterà davanti alla Gip di Venezia. Poi potrà vedere i genitori. L’omicida di Giulia Cecchettin ha mangiato dei crackers e del succo di frutta. Ha parlato con il cappellano Fra’ Alberto. Mentre ha preso degli ansiolitici per dormire di notte.

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