Liguria, Spinelli: "Toti mi pressava". Ipotesi concussione per il governatore

Spinelli. "Toti mi pressava soprattutto sotto elezioni". L'Anm: "I tempi della giustizia sono estranei alla politica"

di Redazione
Aldo Spinelli
Cronache

Bucci: "Pentito di esser stato sullo yacht di Spinelli? Lo dirò ai pm"

"Io non sono pentito di nulla, o forse di qualcosa sì, magari me lo tengo per me, lo dirò quando parlerò coi magistrati". Sono queste le parole del sindaco di Genova Marco Bucci che ha risposto a margine del convegno 'Quo vadis terra' organizzato da 'Il Giornale' a Palazzo Ducale di Genova  a chi gli chiedeva se si fosse pentito di essere andato sullo yacht di Spinelli

Spinelli. "Toti mi pressava soprattutto sotto elezioni"

"Toti mi pressava, mi telefonava in continuazione soprattutto quando si avvicinavano le elezioni, chiedeva aiuto" ma "si prendeva impegni che sapeva di non poter mantenere". Così avrebbe parlato, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani rilanciati dall'Ansa, l'imprenditore della logistica Aldo Spinelli, ai domiciliari per corruzione nell'ambito dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Giovanni Toti, del suo capo di gabinetto Matteo Cozzani e dell'ex presidente del porto ed ex ad di Iren Signorini.

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L'imprenditore ha spiegato alla gip Faggioni, durante l'interrogatorio di garanzia, d'essere stato messo sotto pressione dal presidente della Regione. "Ogni volta che c'era un'elezione tutti mi cercavano per chiedermi soldi - avrebbe detto -. Anche Toti lo ha fatto puntualmente. Vorrei precisare che, se controllate, quasi tutte le telefonate da lui a me, non viceversa. Diciamo che era molto presente e non mancava di contattarmi”.

Spinelli, scrivono sempre i quotidiani rilanciati dall'Ansa, avrebbe dunque ventilato l'ipotesi di una possibile concussione nei suoi confronti da parte di Toti. Governatore che, avrebbe aggiunto Spinelli nell'interrogatorio davanti al giudice, "nella sua posizione privilegiata prendeva impegni che sapeva bene di non mantenere".

L'Anm: "I tempi della giustizia sono estranei alla politica"

"Credo che i tempi dell'indagine non possano essere dettati in nessun modo da fattori esterni quali sono le vicende della politica e l'esistenza di una competizione politica per l'europee alle porte. sarebbe un segno di sottomissione". Cosi' il Presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia intervistato su Skytg24 . "La giustizia non puo' avere questo tipo di condizionamento". "Il giudice ha ricevuto un incartamento molto corposo e ha impiegato il tempo sufficiente per decidere sulla richiesta di applicazione di misure cautelari prendendo il tempo necessario alla valutazione dei fatti e degli indizi - ha detto Santalucia - Qualunque altro tipo di valutazione extra processuale avrebbe significato la contaminazione del momento giudiziario con interessi che non devono riguardare la giustizia". 

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