Gherardo Colombo: "Aldo Moro? La sua morte la volevano in tanti, anche la P2"

L'ex magistrato del pool Mani Pulite scagiona Cossiga, all'epoca ministro degli Interni: "Era impotente, non poteva fare nulla per liberarlo"

Di Redazione Cronache
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Caso Moro, il retroscena dell'ex magistrato Colombo sugli "interessi" della P2 

Torna d'attualità il caso Aldo Moro in seguito alle affermazioni fatte dal generale Roberto Jucci, l'uomo al comando della squadra d'intervento per la liberazione del capo della Dc, che sosteneva come nella vicenda "fosse coinvolta anche la P2". A confermare questi tesi è uno degli ex magistrati più esperti in materia, Gherardo Colombo. "Quando il generale Jucci dice che la morte di Moro andava bene a tutti, non fa una affermazione irragionevole. La P2 - spiega l'ex giudice del pool Mani Pulite a Repubblica - lavorava per il superamento della conventio ad excludendum del Partito comunista italiano in una prospettiva di occidentalizzazione del medesimo che lo avrebbe definitivamente sganciato dall'Unione Sovietica". Colombo sostiene che l'ex ministro degli Interni Francesco Cossiga, sul caso Moro avesse le mani legate.

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"Chi ha scelto i membri del comitato di crisi che ha gestito la vicenda, infarcendolo di aderenti alla P2? È stato il ministro dell’interno, gli sono stati “suggeriti”?. Insomma, Cossiga - si interroga Colombo a Repubblica - era libero di scegliere? Libero dalle influenze altrui (ed anche dalle convinzioni politiche proprie)? Il suo tormento dipende dall'aver messo davanti al salvataggio della vita di Aldo Moro altre esigenze che il salvataggio impedivano?". Colombo, poi, svela un retroscena clamoroso sulle carte ritrovate della P2.

"Il 17 marzo 1981 - dice l'ex magistrato a Repubblica - scopriamo le carte di Licio Gelli e a inizio settembre la Cassazione dice che per le indagini sulla P2 è competente la procura di Roma. Al momento della scoperta temevamo che i Servizi sarebbero venuti a riprendersi furtivamente le carte, per questo avevamo fotocopiato e nascosto le copie dei documenti più importanti; non se le sono prese in quel modo, il sistema ha fatto sì che diventassero innocue solo qualche mese più tardi. Una parte della documentazione venne trovata in una valigia, dettaglio spesso dimenticato. Significa che stava chiaramente per essere portata altrove. Infatti, l’archivio della P2 era conservato in Uruguay".

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