Giulia Cecchettin, Filippo ignora i funerali: in cella la tv resta spenta

Turetta ha preferito non seguire l'addio dell'ex fidanzata. Anche la sua famiglia è rimasta chiusa in casa, il primo cittadino: "Hanno bisogno di tranquillità"

di Redazione
Giulia Cecchettin
Cronache

Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo non vede i funerali: in carcere televisori spenti

Filippo Turetta non vede i funerali nella tv in cella di Giulia Cecchettin, l'ex fidanzata uccisa lo scorso novembre. Lo riporta il Quotidiano Nazionale. Anche la famiglia, il padre Nicola, la madre Elisabetta Martini e il fratello Andrea, sono rimasti nella loro abitazione di Torreglia, nel Padovano. Nella basilica di Padova Santa Giustina era invece presente il sindaco del paesino della provincia patavina i cui seimila abitanti sono rimasti molto colpiti dalla vicenda. Marco Rigato, il primo cittadino, ha parlato della condizione in cui versano i genitori del ragazzo.

Il sindaco: "I genitori di Filippo hanno bisogno di tranquillità"

"Hanno bisogno di tranquillità. Più passa il tempo – ha dichiarato – e più realizzano mentalmente quanto è accaduto. Sono sempre più provati ogni giorno che passa. Ho offerto loro l’ausilio dei servizi sociali, ma non hanno voluto dicendo che si sono già affidati ad altri. Non so se ieri ci siano stati contatti fra loro e i Cecchettin. La mia presenza era doverosa".

Secondo ultime indiscrezioni, in realtà, Turetta non ha potuto vedere nulla: "Gli hanno tolto giornali e tv per preservarlo" afferma Rigato.

L'inchiesta


Il difensore Giovanni Caruso non parla, è concentrato sulla strategia difensiva e su quando presentare la richiesta di perizia psichiatrica, l’unico tentativo per sviare l’ergastolo quando l’accusa formulerà l’aggravante della premeditazione. Il fascicolo Turetta è in mano al pm Andrea Petroni : il magistrato punta al giudizio immediato. Petroni attende i risultati completi dell’autopsia e soprattutto quel che dirà il Ris di Parma sui reperti presi in via Aldo Moro a Vigonovo, nell’area industriale di Fossà e nel canalone di Barcis.

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La sua auto, la Fiat Punto Nera con la quale è riuscito a fuggire per una settimana prima di essere bloccato lungo la A9 a Lipsia, è ancora in Germania. L'automobile dovrebbe tornare in Italia per essere analizzata il prossimo 10 dicembre. Una volta che il mezzo sarà consegnato i primi a effettuare le perizie tecnico-scientifiche saranno i carabinieri del Ris di Parma.

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