Cronache
Turetta al pm: “Sono ancora innamorato di Giulia. Omicidio terribile”
Filippo Turetta avrebbe raccontato al pm Andrea Petroni che non accettava che Giulia Cecchettin non fosse piu' "sua"
Giulia: Turetta a pm, non accettavo fine con lei
Nell'interrogatorio in carcere di ieri, durato circa nove ore, Filippo Turetta avrebbe raccontato al pm Andrea Petroni che non accettava che Giulia Cecchettin non fosse piu' "sua", ammettendo di avere un atteggiamento possessivo con la ragazza dopo essere stato lasciato. E' quanto apprende l'AGI da fonti qualificate. Turetta avrebbe anche affermato di essere ancora innamorato di lei e di non essere in grado di rassegnarsi alla fine del rapporto.
Funerali Giulia martedì 5 dicembre a Padova
L'ultimo saluto a Giulia Cecchettn verrà dato martedì 5 dicembre, alle ore 11.00, con la cerimonia funebre prevista nella Basilica di Santa Giustina. Lo si legge nelle epigrafi già affisse stamane a Vigonovo, il paese di Giulia. Il nulla osta della Procura al rilascio della sala alla famiglia, dopo l'autopsia di ieri, è atteso in queste ore. Santa Giustina è una chiesa capace di ospitare migliaia di persone, affacciata su Prato della Valle, una piazza vastissima che permettere a molti di seguire la cerimonia, su maxi schermi, anche all'esterno della basilica.
Turetta al pm, "la volevo per me, omicidio terribile"
"L'amavo, la volevo per me, non accettavo che fosse finita". E' questo il senso delle parole che avrebbe detto al pm Filippo Turetta nel corso dell'interrogatorio di ieri durato nove ore. Il 21enne, come già fatto nelle dichiarazioni al gip, avrebbe affermato di voler "pagare e scontare la pena per le mie responsabilità di un omicidio terribile".
Giulia: Turetta ha usato un solo coltello per ucciderla
Filippo Turetta ha usato un solo coltello, da cucina e con una lama da 12 centimetri, per uccidere Giulia Cecchettin. La circostanza emerge dall'autopsia svolta ieri a Padova sul corpo della ragazza. L'altro coltello recuperato dagli investigatori, quello spezzato trovato nel parcheggio di Vigonovo, non l'avrebbe utilizzato.
Giulia: fonti, tormento Filippo non era per laurea
La personalita' di Filippo Turetta, il giovane accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin, sarebbe caratterizzata da una spiccata tendenza alla possessivita'. Secondo quanto emerso dalle fonti investigative interpellate dall'AGI, il ragazzo non avrebbe invece manifestato tratti ossessivo compulsivi. Per chi indaga, infatti, il ritardo nella laurea non sarebbe stato percepito con particolare tormento da Turetta. A suscitarlo sarebbe stata l'idea di essere lasciato dalla donna che reputava 'sua'. Se Giulia "non poteva essere sua, allora non sarebbe stata di nessun altro", era, secondo una fonte, il pensiero fisso di Turetta fino a un omicidio che non puo' avere nessuna giustificazione.
CECCHETTIN: TURETTA AL PM, "SCAPPAVA DA ME, L'HO RINCORSA E UCCISA"
Scappava Giulia Cecchettin nella zona industriale di Fossò "l'ho rincorsa e l'ho colpita". Non ha avuto scampo la studentessa universitaria di 22 anni quando l'ex fidanzato Filippo Turetta ha accelerato e in pochi passi l'ha raggiunta, afferrata e accoltellata alle spalle, tra testa e collo, poi con il coltello da cucina ha affondato un colpo anche al torace. E' uno dei passaggi dell'interrogatorio reso ieri dal 21enne al pm di Venezia. Scappava da una storia che non voleva più lei, ma che lui non riusciva a dimenticare. E' quel "volere andare via da lui" che ha 'armato' Filippo, incapace di rassegnarsi, spiega una fonte all'Adnkronos.
CECCHETTIN: CRIMINOLOGA, "FILIPPO NON HA RETTO A IDEA ABBANDONO E HA REAGITO CON OVERKILLING"
''Quello di Giulia è un evidente caso di femminicidio, all'idea di un abbandono da parte di lei, Filippo non è stato in grado di contenere il lato emotivo e ha agito con un 'overkilling', un'azione cioè maggiorata rispetto a quella necessaria per uccidere''. Lo afferma all'Adnkronos la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan, commentando i risultati dell'autopsia su Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex, Filippo Turetta, con almeno 25 coltellate. ''Il numero di ferite da arma da taglio è elevato e questo rimanda a una relazione fra aggressore e vittima - spiega - e il fatto che le ferite più grandi siano sul lato sinistro del collo fa pensare che l'aggressione sia avvenuta in auto, con Giulia seduta a lato passeggero''. Il tipo di arma, secondo la criminologa, avvalora l'ipotesi della premeditazione. ''Il fatto che abbia usato un coltello da cucina significa che l'aveva portato da casa'' dice Bolzan. Dai prossimi interrogatori di Turetta potranno arrivare maggiori dettagli utili per capire cosa sia successo, ma in base agli elementi noti fin qui ''è probabile che Giulia abbia manifestato la sua volontà di autodeterminarsi nella scelta - conclude la criminologa - Filippo non ha gestito emotivamente il senso di frustrazione e quindi ha portato a termine il suo intento criminoso''.