Haggis scagionato: "Sesso consenziente a Ostuni". Le chat incastrano la fan

La procura chiede l'archiviazione per il regista accusato da una donna inglese di violenza. "Mi appoggio su un uomo economicamente forte...", diceva all'amica

Di Redazione Cronache
Tags:
paul haggis
Cronache

Paul Haggis, fine dell'incubo. La procura: "Non ci fu stupro in quel B&B di Ostuni"

Paul Haggis non abusò sessualmente della donna inglese invitata in vacanza ad Ostuni in Puglia. Per il noto regista sta per finire l'incubo, dopo che il premio Oscar era stato addirittura messo ai domiciliari per quella vicenda. La procura chiede l'archiviazione del caso: "Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente". I fatti risalgono al giugno del 2022, Haggis era stato inviato in Puglia per un evento, e in quell'occasione - riporta Repubblica - decise di condividere il suo soggiorno con una donna inglese. Ma pochi giorni prima dell’inizio dell’evento, il 15 giugno, la donna arriva in stato confusionale all’aeroporto di Brindisi. Confida a un’operatrice di essere stata stuprata: lo racconta dapprima alla polizia di frontiera, poi formalizza la sua versione in questura. Raccolta la denuncia, per l’aspirante consulente cinematografica viene adottato anche il “codice rosa”. La ragazza accusa Haggis.

Leggi anche: Haggis, il Riesame: "Pesanti ombre sulle dichiarazioni dell'accusatrice"

Leggi anche: Paul Haggis resta libero, rigettato il ricorso della procura

Solo qualche giorno più tardi, — prosegue Repubblica - il 19 giugno 2022, arriva l’arresto e l’indicazione dei domiciliari per il regista, e ci rimarrà per 16 giorni. Poi il dietrofront del Tribunale del Riesame di Lecce con la revoca degli arresti, a firma della gip: "Non fu stupro, ma un rapporto consensuale". In alcuni messaggi, si scoprirà poi, che la 28enne aveva scritto ad una sua amica di appoggiarsi a un uomo "economicamente forte". Frasi che a parere dei giudici, gettano "pesanti ombre sulla sua attendibilità". Ora, dopo la richiesta di archiviazione della procura, alla ragazza resta la strada dell’opposizione alla richiesta dei pubblici ministeri.