Il Caffè Greco non chiude, l'Ospedale Israelitico vuole cambiare gestione

L'Ospedale Israelitico, padrone dell'immobile del locale: "Non permetteremmo mai la chiusura di un bene culturale come l’Antico Caffè Greco"

Di Redazione Cronache
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Il Caffè Greco rimane aperto, l'Ospedale Israelitico vuole cambiare gestione: "Non permetteremmo mai la chiusura"

L'Ospedale Israelitico è un ente senza scopo di lucro che da sempre persegue finalità sociali tramite l’attività ospedaliera al servizio della popolazione tutta. In qualità di proprietario dell’immobile dell’Antico Caffè Greco, ricorda che il contratto di locazione con il gestore è terminato nel settembre del 2017 e che cinque sentenze del Tribunale e della Corte d’Appello di Roma ne hanno decretato la condanna al rilascio.

L’Antico Caffè Greco rappresenta un prestigioso e storico bar della Capitale, che affonda le sue radici nel Settecento e che nel corso di oltre 250 anni di storia ha visto alternarsi diversi gestori. È bene ricordare che prima del subentro della Antico Caffè Greco s.r.l, società fondata solo nel recente 1999, vi era un altro gestore. E così sarà anche dopo il rilascio dell’immobile occupato. Mai l’Ospedale Israelitico permetterebbe la chiusura di un bene culturale come l’Antico Caffè Greco e mai potrebbe infrangere vincoli ministeriali e prescrizioni di cui l’ente è consapevole.

L’Antico Caffè Greco continuerà ad avere una lunga storia nel rispetto della tradizione e dei vincoli apposti e la storicità del luogo sarà preservata. Cambierà l’esercente, il servizio di somministrazione verrà effettuato da un conduttore diverso, così come già accaduto nel corso del tempo, ma la Città, i romani ed i suoi turisti potranno continuare a prendere il loro caffè all’interno dell’Antico Caffè Greco per i prossimi secoli.

L’Ospedale Israelitico è un patrimonio della sanità pubblica e gli introiti generati dagli immobili dell’Ente sono sempre stati e saranno impiegati dall’Ospedale Israelitico, istituto convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, al solo scopo di migliorare l’assistenza sanitaria. L’Ospedale Israelitico risponde, quindi, al dovere di ottimizzare le risorse di cui dispone ricercando un canone in linea con il valore di mercato, al fine di garantire il potenziamento dei servizi sanitari a beneficio dei cittadini tutti.

Caffè Greco, Costa: “Cederna lo avrebbe espropriato con indennizzo. Intervengano Rocca e Gualtieri

"Se fosse ancora vivo il grande Antonio Cederna, siamo sicuri che tratterebbe il caso del Caffè Greco al pari delle grandi battaglie per i beni culturali e comuni di Roma: come ad esempio Villa Ada Savoia. Promuoverebbe, come fu, una legge per l'esproprio con indennizzo per pubblica utilità. Superando pastoie e quisquiglie di natura privatistica da separazione dei beni o, al peggio, di natura condominiale".

"Ma il Caffe’ Greco", continua, "è al pari di un museo e contemporaneamente 'opus vivum' di cultura materiale e del lavoro; dunque quel che penso è che gli enti territoriali di prossimità più vicini, come Comune di Roma e Regione Lazio, una volta ribaditi tutti i vincoli del Ministero della Cultura, provvedano alla acquisizione del caffè greco, magari assicurando la gerenza e la continuità a chi da anni prosegue questa tradizione famigliare".

"Intervenga il sin troppo silenzioso Sindaco Gualtieri assai impegnato per altre vicende al limite tra il pubblico e il privato come lo Stadio della A.S. Roma! Il Caffe’ Greco è questione di urgenza e necessità al pari del Casino dell'Aurora Ludovisi o dei 40 ettari della tenuta Gerini sull'Appia antica!".

"Eserciti, dunque, la propria moral suasion anche il Governatore Rocca", continua Costa, "così attento alle vicende della Sanità romana: sia attento per il presente e per il futuro delle attività storiche del centro di Roma a rischio chiusura/estinzione: Fondazione pubblico-privata Comune di Roma e Camera di Commercio di Roma, tipo FAI, capace di agire sul mercato, mirante ad acquisire direttamente o per lascito testamentario proprietà di mura e/o arredi storici antiche attività, con garanzia di continuità della gerenza o, nel caso, messa a bando", così ha dichiarato Andrea Costa, Presidente del Comitato Roma 150, intervenendo alla conferenza stampa contro la chiusura del Caffè Greco di via Condotti

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