Foggia, sequestrati altri 12 immobili abusivi usati per spaccio e coffe shop
Le indagini della Procura disegnano la mappa del crimine. Numerose le persone indagate per i reati di occupazione abusiva ed ex abuso edilizio
Maxi blitz contro la criminalità in provincia di Foggia. Dall'operazione 'Troy' alle nuove indagini: i dettagli
Altri 12 immobili abusivi realizzati nel rione 'San Bernardino' a San Severo, in provincia di Foggia, sono stati scoperti e sequestrati dalla Polizia di Stato e dalla Polizia locale. Il provvedimento preventivo è stato emesso dal gip del tribunale del capoluogo dauno, su richiesta della Procura della Repubblica. Si tratta del quinto sequestro, scaturito anche questo da un'attività investigativa che vede indagate numerose persone, ancora in corso di identificazione, per i reati di occupazione abusiva ed ex abuso edilizio.
Le nuove indagini sul filone 'Troy' e 'Troy2'
Le attività di indagine, ancora in corso di accertamenti, seguono il filone d’inchiesta delle operazioni 'Troy' e 'Troy 2' portate a termine nei mesi scorsi dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Mobile, con numerosi arresti per spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere. La Procura di Foggia ha puntato i riflettori sull’intero quartiere San Bernardino ormai divenuto, nel corso degli anni, oggetto di costruzione selvaggia di manufatti abusivi sul suolo pubblico utilizzati anche come zone di spaccio e coffee shop per il consumo di sostanze. Da qui la strategia della Procura di costruire un unico fronte operativo, tra Questura di Foggia (Squadra Mobile) e Polizia Locale di San Severo, per le attività di indagine. Lo scopo primario è quello di colpire, materialmente, quei luoghi di spaccio per ripristinare la legalità anche dal punto di vista ambientale e urbanistico.
Le indagini hanno riguardato una nuova serie di fabbricati nel cuore del quartiere San Bernardino costruiti in modo selvaggio su suolo pubblico in assenza dei previsti titoli autorizzativi e senza agibilità. Dalle attività di accertamento, ancora in corso, è emerso che le persone denunciate, con la realizzazione delle opere abusive, hanno invaso i terreni pubblici. Inoltre hanno continuato ad occuparli e a trarne profitto, visto che i manufatti sequestrati sono stati destinati a ricovero-deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni.
La Squadra Mobile di Foggia e la Polizia Locale di San Severo hanno riscontrato una trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso. Gli spazi pubblici sarebbero stati occupati per fini privati mentre avrebbero potuto essere destinati a strade e marciapiedi o aree di pubblica utilità.