Caso Paganelli, dopo l'interrogatorio di Manuela Bianchi è stato ascoltato il fratello Loris

Entrambe sono considerate come persone informate sui fatti. Sull'arresto di Louis Dassilva, Loris avrebbe detto che non se l'aspettava

Di Redazione Cronache
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MANUELA BIANCHI e LOUIS DASSILVA
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Dopo l'interrogatorio di Manuela Bianchi, è stato sentito il fratello Loris. A lui, la donna avrebbe detto che non voleva "mandar fuori di testa nessuno"

Ieri è stata sentita Manuela Bianchi. Oggi, invece, il fratello Loris. Entrambe sono stati ascoltati come persone informate sui fatti, ovvero sull'omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate lo scorso ottobre. L'unico sospettato e indagato dell'assassinio dell'anziana signora è il vicino di casa, Louis Dassilva, 34enne senegalese, arrestato ieri con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato. L'uomo è sposato con Valeria Bartolucci, ma è anche l'amante di Manuela Bianchi, coniugata a sua volta con il figlio di Pierina Paganelli. Il movente dell'omicidio sarebbe proprio la storia tra Bianchi e Dassilva. Da un lato, l'uomo non voleva che sua moglie scopriesse la sua relazione extraconiugale, e dall'altro lato, lo stesso Manuela. Pierina Paganelli poteva aver scoperto la cosa, avrebbe potuto diventare scomoda, anche denunciare Bianchi costringendola a lasciare i Testimoni di Geova, congregazione di cui faceva parte. Ma tutto questo è ancora da accertare, saranno le testimonianze e le indagini a stabilire come sono andate davvero le cose. 

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Gli interrogatori dei fratelli Bianchi

A condurre gli interrogatori dei fratelli Bianchi nelle giornate di ieri e oggi è stato il pm Daniele Paci, che coordina le indagini della Squadra mobile della polizia diretta dal dirigente Marco Masia. La convocazione di Loris Bianchi segue, appunto, quello della sorella Manuela. Un interrogatorio durato oltre sette ore in cui anche la donna è stata sentita in veste di persona informata dei fatti. Ieri sera, martedì 16 luglio, Manuela è uscita visibilmente provata dalla Procura di Rimini. Ha detto poche parole ai cronisti che la assediavano ed erano rivolte a Louis Dassilva, il suo amante in carcere: "Sono dispiaciutissima, non ho parole". Loris, oggi mercoledì 17 luglio, avrebbe detto alla stampa di non aspettarsi l'arresto di Dassilva e alla domanda "se giustizia è stata fatta", avrebbe risposto: "Al terzo grado di giudizio ne parliamo".

Le intercettazioni tra le persone coinvolte nel caso 

Le intercettazioni confermerebbero la relazione sentimentale fra Manuela e Louis Dassilva e si troverebbe proprio in questa il movente del delitto. Infatti, in una delle tante conversazioni sentite e visionate dagli inquirenti, alla richiesta di rassicurazioni da parte di Manuela, Louis avrebbe detto che tra loro le cose non cambiano. Manuela confidò poi in una conversazione intercettata con il fratello Loris, di sentirsi in colpa e che per questo "non mi posso perdonare, non dovevo mandare fuori di testa nessuno. È per quello che dico che delle volte succede qualcosa". Secondo chi indaga, dunque, il vicino di casa avrebbe agito per coprire il loro amore clandestino. E sempre secondo chi svolge le indagini, i due fratelli Bianchi avrebbero già avuto dei sospetti su Dassiliva