Istat, salgono a 385 i centri antiviolenza e le richieste di aiuto fanno +5%
In crescita le richieste di aiuto - oltre 105 mila - ma persiste un grande divario territoriale: 286 donne ogni due giorni al Nord, solo 82 al Sud
Istat, in aumento i Centri antiviolenza e le richieste di aiuto in Italia
Buone notizie: nel 2022 è aumentata l'offerta dei Centri antiviolenza in Italia. Secondo la rilevazione Istat, infatti, in totale sale a 385 la quota delle strutture che accolgono le donne vittime di violenza, registrando una crescita del +3,2% rispetto al 2021 e del +37% rispetto al 2017. Di pari passo aumentano anche le richieste di contratto da parte delle donne, arrivate a 105.129 (+4,9%).
Gli sportelli di ascolto (665) contro la violenza, attivati dal 52,2% dei Centri antiviolenza, favoriscono la prossimità territoriale della rete di protezione per le donne. Nel dettaglio - riporta Teleborsa - i Centri antiviolenza sono distribuiti per il 37,9% nel Nord (22,1% nel Nord-ovest e il 15,8% nel Nord-est), per il 31,4% nel Sud, per il 20,8% nel Centro e il restante 9,9% nelle Isole. Rapportando il dato sulla presenza dei Cav la popolazione femminile emerge un'offerta di protezione per le donne che risulta pari a 0,13 Centri antiviolenza ogni 10mila donne a livello nazionale, valore che sale a 0,18 al Sud ed è più basso nel Nord-est (0,10), nel Nord-ovest (0,11) e nelle Isole (0,12). Nelle regioni del Centro è in linea con il valore nazionale (0,13).
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Dal report emerge che "i promotori sono soprattutto di natura privata, mentre al Centro soprattutto di natura pubblica (58,4%). Tra i Centri antiviolenza del Sud è più alta (7,8%) la percentuale di CAV che hanno come promotore un ente locale ma consorziato con un soggetto privato (nel Nord-est questa forma non è mai presente)". Nel 2022 le donne che hanno contattato almeno una volta i Centri antiviolenza sono state 60.751 (+7,8% rispetto al 2021). Di queste, 3.979 donne sono state indirizzate ai Centri antiviolenza dal numero di pubblica utilità 1522. Si tratta a livello nazionale di una media di 174 donne per Centri antiviolenza una ogni due giorni.
Centri antiviolenza, resta il divario nelle richieste di aiuto tra Nord e Sud: 286 Vs 82 donne ogni due giorni
Sul territorio italiano il quadro è piuttosto variegato: i Centri del Nord-ovest segnalano in media 286 donne, al Sud mediamente 82 donne. Ogni donna richiedente supporto ha contattato in media il Centri antiviolenza 1,73 volte (nel 2021, 1,78). Il personale che opera nei Centri antiviolenza è formato e aggiornato attraverso corsi specifici organizzati dai CAV (79,9% dei casi). I Centri del Nord-est sono più attivi sul fronte formativo (90,2%), meno quelli del Sud (68%).
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Quanto alle tematiche oggetto di formazione sono varie: prevalgono i corsi organizzati sull'approccio di genere e la metodologia di accoglienza (91,4% dei Centri antiviolenza), sulla valutazione del rischio (75,6%), sulla Convenzione di Istanbul (75,3%), sull'accoglienza delle donne migranti (51,6%) e sulle donne con disabilità (soltanto il 30,1%). Il tema della disabilità risulta poco trattato anche in relazione all'organizzazione di iniziative e alla predisposizione di materiali accessibili a tutte le donne con disabilità sensoriali o intellettive (offerti soltanto dal 18,6%; nel Centro 26% e nelle Isole 11,5%).