Katia Palagi trovata morta dopo una truffa online. Le nove telefonate e il volo dal viadotto

Gli investigatori indagano per istigazione al suicidio. La trasmissione Chi l'ha visto? svela nuovi dettagli

di redazione

Katia Palagi, il giallo del suicidio

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Katia Palagi, il giallo del suicidio dopo una truffa online

Restano avvolte nel mistero le cause che hanno portato al suicidio di Katia Palagi, 56 anni, la segretaria di una scuola della provincia di Lucca che si è tolta la vita gettandosi dal viadotto della Bretella a Bozzano lo scorso 12 novembre. Il caso venne inizialmente classificato come un suicidio, ma in seguito alle indagini dei carabinieri ha assunto contorni più complessi grazie alle rivelazioni della famiglia, che hanno portato la Procura di Lucca ad aprire un fascicolo contro ignoti per truffa e istigazione al suicidio. Katia Palagi si è suicidata dopo essere stata truffata online.

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"Chi l’ha visto?", la trasmissione andata in onda ieri sera su Rai 3, ha cercato di fare luce sul caso partendo dal suo cellulare, dai numeri che Katia chiamava e che la chiamavano in continuazione per chiederle altri soldi. I fari del programma sono stati puntati soprattutto sulle ore che hanno preceduto la morte della Palagi: "Non sappiamo cosa sia accaduto – ha dichiarato la sorella della donna – Sappiamo però che nel giro di poche ore Katia, quel giorno, ha ricevuto dalla stesso numero di telefono nove chiamate, con conversazioni che si sono prolungate per 20, 25, anche 45 minuti. Il suo cellulare - dice la sorella ce l’ho ancora io". Si cerca di capire il contenuto di quelle telefonate per capire anche se ci possano essere state anche altre vittime per queste truffe online.

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