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Rapimento bimba a Cosenza, la piccola Sofia e la mamma tornano finalmente a casa
La finta gravidanza e il piano malefico con diversi sopralluoghi nella clinica
Rapimento bimba a Cosenza, la piccola Sofia e la mamma lasciano la clinica
La piccola Sofia ha lasciato la clinica del 'Sacro Cuore' di Cosenza insieme ai genitori, mamma Vittoria e papà Federico, e il fratellino. Dinanzi alla struttura decine di persone e curiosi, che hanno accompagnato l'uscita della famiglia con applausi scroscianti.
I genitori della piccola Sofia, rapita da una coppia per alcune ore nel pomeriggio di martedì scorso e poi riconsegnata alla famiglia, non hanno inteso rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Entrambi, ancora visibilmente scossi, sono tornati a casa a bordo di una vettura, scortata dalla polizia di Stato.
La mamma: "Tutto a posto, vogliamo solo riposare"
"Tutto a posto. Vogliamo solo riposare" ha detto la madre di Sofia, Valeria Chiappetta, all'uscita dalla clinica da cui è stata appena dimessa. "Grazie a tutte le forze dell'ordine, ai cittadini, all'équipe medica del 'Sacro Cuore'. Mi sto riprendendo". La madre della neonata, a chi le ha chiesto se conoscesse Rosa, la donna arrestata per il rapimento della figlia, ha risposto: "No assolutamente. Non so chi sia".
Il primo tentativo fallito e il cambio di strategia
Emergono nuovi dettagli sul terribile caso di cronaca di Cosenza, dove una coppia ha deciso di fingere una gravidanza per nove mesi per poi rapire una bambina in ospedale. Tutto si è concluso bene, la neonata è tornata tra le braccia della sua vera mamma e la coppia è stata arrestata dopo appena tre ore. Un’idea - riporta Il Corriere della Sera - che era diventata un’ossessione, tanto da mettere a punto il progetto di rapimento di un neonato che, nella sua testa di madre immaginaria, avrebbe dovuto chiamarsi Ansel, nato l’8 gennaio nella clinica Sacro Cuore di Cosenza: tutti elementi di un racconto da presentare poi come verità a parenti e amici. In realtà un piano costellato di reati che, secondo una prima ricostruzione, trovava d’accordo il marito: anche se, subito dopo l’arresto in flagranza dei due, nell’abitazione di Castrolibero, l'uomo ha sostenuto che non era a conoscenza di quel progetto.
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La finta madre, Rosa Vespa, - prosegue Il Corriere - è stata filmata diverse volte dentro la clinica. E martedì ha agito. Al marito ha detto che era giunto il momento di andare a prendere il loro bimbo. A bordo di una 147 grigia sono arrivati nei pressi della clinica. Lui — sempre secondo i primi accertamenti, che sono però da approfondire — ha atteso in auto, mentre Rosa, vestita con una maglietta celeste, lo stesso colore delle infermiere del Sacro Cuore, indossando una mascherina per coprirsi il volto, presentandosi come infermiera si è rivolta ad una mamma che aveva appena partorito chiedendole se ci fosse qualche problema. "No"; la risposta. Allora si è recata nella seconda stanza, dove c’era Sofia, nata da un giorno, in braccio alla nonna. "La bimba deve essere visitata dal pediatra" ha detto. La nonna, senza sapere chi avesse di fronte, ha consegnato la neonata. Poi la fuga e l’arresto di moglie e marito, fino alla festa organizzata con fiocchi celesti appesi al balcone di casa. I veri genitori: "Ora quei due restino in cella".