La spia russa che operava in Italia. Scoperta dall'Fbi: 40enne insospettabile
Natalia Burlinova e il seminario a Milano. Così reclutava nuovi agenti che poi ospitava a Mosca. Ora è ricercata a livello internazionale
notiziatesto
Spia russa ricercata dall'Fbi. Così reclutava agenti per Mosca a Milano
L'Fbi cerca una spia russa che operava in Italia. Si chiama Natalia Burlinova e secondo le autorità degli Usa "inquinava le opinioni pubbliche occidentali". Si tratta di una elegante e insospettabile donna 40ennem che ha frequentato gli alti salotti italiani. Coltivato relazioni tra Mosca e Roma, senza far capire però di lavorare in realtà per il servizio di intelligence Federalnaya Sluzhba Bezopasnosti (Fsb), gli agenti più quotati del Cremlino. I primi a rendere il caso mediatico - riporta Repubblica - sono i giornalisti del New York Times, che venerdì scorso hanno pubblicato un rapporto dell’intelligence americana che denuncia la nuova strategia dell’Fsb per influenzare l’opinione pubblica occidentale.
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*BRPAGE*
Nel dossier - prosegue Repubblica - compare Natalia Burlinova, fondatrice e presidentessa di Public Initiative Creative Diplomacy, organizzazione non governativa dedita alla "promozione degli interessi nazionali russi". Il 17 aprile scorso Burlinova è stata incriminata dal dipartimento alla Giustizia, in seguito ad un’inchiesta condotta dall’ufficio di Detroit dell’Fbi. "Ricercata – recita l’avviso – con l’accusa di aver agito come agente illegale di un governo straniero, la Russia, negli Usa. Avrebbe cospirato con un ufficiale dell’Fsb per reclutare cittadini statunitensi a Mosca. La donna ha ospitato anche degli italiani nella capitale russa e ha organizzato un seminario a Milano con l'Ispi.
Spia russa ricercata dall'Fbi. Così reclutava agenti per Mosca a Milano
L'Fbi cerca una spia russa che operava in Italia. Si chiama Natalia Burlinova e secondo le autorità degli Usa "inquinava le opinioni pubbliche occidentali". Si tratta di una elegante e insospettabile donna 40ennem che ha frequentato gli alti salotti italiani. Coltivato relazioni tra Mosca e Roma, senza far capire però di lavorare in realtà per il servizio di intelligence Federalnaya Sluzhba Bezopasnosti (Fsb), gli agenti più quotati del Cremlino. I primi a rendere il caso mediatico - riporta Repubblica - sono i giornalisti del New York Times, che venerdì scorso hanno pubblicato un rapporto dell’intelligence americana che denuncia la nuova strategia dell’Fsb per influenzare l’opinione pubblica occidentale.
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