Lilly Trieste, Visintin donò oggetti della moglie a due giorni dalla scomparsa
Una coppia di amici di Liliana e Sebastiano svelano dettagli inediti sul rapporto tra i due e su alcune decisioni di Visintin all'indomani della scomparsa
Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin e la moglie avevano caratteri diversi, lei subiva i modi di fare del marito: gli amici Laura e Pino a Chi l'ha visto?
Mentre si susseguono le ipotesi nuovi dettagli inediti sul caso di Liliana Resinovich, la 63enne ex dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia, scomparsa il 14 dicembre e ritrovata cadavere il 5 gennaio scorso, arrivano da una coppia di amici, Laura e Pino.
Ieri sera Chi l'ha visto?, il programma di Federica Sciarelli su Rai 3, ha mandato in onda il loro racconto sul comportamento di Visintin all'indomani della scomparsa di Liliana, e sul rapporto, a tratti singolare, tra il fotografo e la moglie.
A Gorizia, ha raccontato Pino, Sebastiano era conosciuto da tutti come il fotografo di cronaca nera che lavorava per Il Piccolo e Il Messaggero. Pino e la moglie Laura conoscevano la coppia dal 1995, quando si incontrarono a una sagra alimentare proprio a Gorizia. Da allora, insieme organizzavano viaggi in moto, pranzi... in Friuli, a Trieste, in Slovenia.
Laura descrive l'amica Lilly "dolce e amorevole", mentre sia lei che il marito concordano nel definire Visintin "ruvido, al limite dello scortese". Che i due avesserero due caratteri molto diversi, che la 63enne sembrava un po' subire i modi del marito, era stato già sottolineato dai vicini di casa di Lilly e Sebastiano, con i quali la coppia condivideva la passione per la bici.
Laura ai microfoni del programma ha osservato che Visintin più che da marito si comportava da padrone. A volte - racconta Laura - quando erano tutti assieme, se Sebastiano aveva una scarpa slacciata, faceva cenno con il dito alla moglie per chiederle di allacciargli le stringhe, e Lilly eseguiva.
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Quando l'amica le faceva notare "perché non ti ribelli?", mentre erano da sole, lei rispondeva: "Meglio di no, quello lì è pazzo". Parole che fanno quanto meno pensare che che la donna nutrisse del timore nei confronti del consorte.
Liliana Resinovich, Visintin il giorno dopo la scomparsa dà via cose della moglie. L'amica: "Sebastiano ma se torna?", lui: "Si è suicidata"
Ma a destare particolare stupore è la visita di Visintin a due giorni dalla scomparsa, il 16 dicembre, a casa dei due amici, con la macchina fotografica della moglie appresso, in quanto aveva deciso di donarla. Non solo questa, anche una pietra a forma di cuore, con incisa la scritta Seba e Lilly, e la bicicletta della donna, furono date via prima di Natale.
La donna, però, in quel momento era solo scomparsa, quindi sarebbe potuta tornare da un momento all'altro. Laura racconta che quando chiese a Sebastiano "ma se Lilly torna, che cosa le dirai?", lui replicò: "Non torna, si è suicidata".
Parole diverse da quelle che Visintin ha rilasciato poi in Questura, dove ha dichiarato che il rapporto con Lilly era sereno e che non aveva notato in lei segnali di malessere tali da far presagire un gesto estremo contro sé stessa.
Un ultimo dettaglio, infine, fa riflettere. E cioè che Visintin dona la bici della moglie appena scomparsa, ma prima di farlo si tiene il supporto della telecamerina, perché "sarebbe potuto servigli".