Lo Voi: "Abrogare l'abuso d'ufficio è un errore, ci private degli strumenti"
Secondo il procuratore capo di Roma i reati spia servono per contrastare la mafia che a Roma non manca, "ma mancano i magistrati"
Il procuratore capo della Capitale, Lo Voi, dice no all'abrogazione del reato di abuso d'ufficio: "Serve per contrastare la mafia che a Roma c'è"
Il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, non è d'accordo sull'abrogazione del reato di abuso d'ufficio appena stabilito dalla riforma della giustizia penale, proposta e diventata legge dal ministro Carlo Nordio. Il procuratore, davanti alla commissione Antimafia, ha lanciato un appello: se i magistrati non forniranno gli strumenti per contrastare la criminalità organizzata "non potremmo continuare ad andare avanti. È opportuno mantenere alcuni reati e non abrogarli perché sono reati spia". Ha spiegato che reati come quello dell'abuso d'ufficio sono spesso reati fine dell'associazione mafiosa: "L’affidamento dell’appalto che proviene dal condizionamento è un reato fine di quelli di mafia. Se veniamo privati della possibilità di perseguire i reati rischiamo di non accorgerci dei reati spia".
La mafia a Roma e il collegamento con i cosiddetti reati spia
Ha anche aggiunto che a Roma la mafia non manca, semmai mancano i magistrati. "A Roma e dintorni la mafia c’è. Eravamo contenti quando Csm ci ha fatto omaggio di 9 posti di sostituti che non sono ancora arrivati, ma altri se ne stanno già andando. La Dda dovrebbe avere 24 sostituti, ma non riusciamo ad averne più di 13 per un distretto che, come confermano le cronache, è impegnato a fronteggiare una situazione complessa". Situazione che secondo Lo Voi e la procuratrice aggiunta Ilaria Calò mostra una mafia molto simile a quella tradizionale di Camorra e 'Ndrangheta.
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La prova è l'ultima operazione messa in atto dalla procura romana che ha scoperto una centrale di riciclaggio del denaro sporco. "Le modalità operative della mafia siciliana, le ho ritrovate a Roma, operano con le stesse modalità, si infiltrano in tutti i settori, pubblica amministrazione compresa, dove c’è stata una occupazione". Lo Voi ha spiegato che "la criminalità organizzata si espande in tutti i settori che hanno un facile reinvestimento del denaro, quindi riciclaggio e auto-riclaggio nelle forme più svariate. Non più solo l’edilizia, anche la ristorazione, il settore alberghiero, i servizi e la logistica, sempre di maggiore sviluppo. Ecco perché le preoccupazione che i fondi del Pnrr e per il Giubileo, diventino stimoli per la criminalità e di cui l’utilizzo di qualche ‘faccia pulita‘, ne è la modalità". Ed è proprio per questi motivi che l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio rappresenta "un errore" per il procuratore capo.