Luciano Canfora querelato non arretra: "Meloni neonazista? Glielo ridirei"

Lo storico: "È oggettivo, discende da un partito che si riferiva a uno stato satellite del Terzo Reich"

Di Redazione Cronache
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Luciano Canfora e Giorgia Meloni
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Canfora e la querela: "Ecco perché ho definito Giorgia Meloni in quel modo"

Luciano Canfora è stato querelato da Giorgia Meloni. La premier è passata dalle parole ai fatti, aveva annunciato sui social subito dopo il convegno dello storico l'intenzione di denunciare, ma adesso l'atto è diventato ufficiale e il 16 aprile si terrà l'udienza predibattimentale. Il 12 aprile 2022 durante un convegno al liceo scientifico Fermi di Bari, Canfora definì l’allora non ancora premier Giorgia Meloni "neonazista nell’animo" per il suo appoggio alle imprese del Battaglione Azov, formazione paramilitare ucraina di orientamento neonazista.

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"Non voglio anticipare - dice Canfora a La Stampa - quello che è rispettoso che io dica solo davanti al giudice. Posso solo ripetere quel che ho detto e perché l’ho detto, il resto lo aggiungerò nella sede giusta. La questione, al di là del dibattito sulla questione ucraina, - prosegue Canfora a La Stampa - è oggettiva. Meloni discende dal Movimento sociale, un partito che si riferiva alla storia della Repubblica sociale, cioè a uno stato satellite del Terzo Reich. Se oggi che Meloni è premier ripeterei quella frase? Sì, la sto ripetendo continuamente".