Maddie McCann: indagato Christian Brueckne, a 15 anni dalla scomparsa
L'uomo lavorava nell'albergo portoghese dove la bimba era in vacanza e si trova già in carcere per via di una condanna per stupro
Caso-Maddie McCann, dallo spot choc alla svolta giudiziaria
A 15 anni di distanza dalla scomparsa di Maddie McCann, avvenuta il 3 maggio 2007, c'è una svolta inaspettata nel caso: è stato indagato Christian Brueckne, che lavorava nell'hotel di Praia da Luz, in Portogallo, dove la bambina si trovava coi genitori.
Brueckner, 44 anni, è stato incriminato in Germania su richiesta del Portogallo e già si trova nel carcere di Oldenburg, in stato di isolamento, in seguito a una condanna per stupro. Il caso in questione risale al 2005 e si è verificato anch'esso in Portogallo. Secondo le autorità tedesche esisterebbero delle prove che lo vedrebbero coinvolto anche nel caso di Maddie McCann, che aveva quasi 4 anni, quando sparì dell'albergo Ocean Club in cui la bambina è scomparsa.
Gli stessi genitori, Jerry e Kate McCann, inizialmente vennero indagati, prima di arrivare all'archiviazione di 14 mesi dopo. Nel 2020 la Procura di Brunswick in Germania ha accusato Brueckner, dopo alcune perquisizioni svolte in un'abitazione di Hannover che hanno indotto gli inquirenti a concludere che la bambina sia morta.
La svolta nel caso arriva a poche ore di distanza dalla bufera che ha investito la Otley Burger Company, azienda di Leeds che produce hamburger. Per promuovere il suo prodotto, cavalcando la festa della mamma (che nel Regno Unito cadeva il 27 marzo), l'azienda ha realizzato una pubblicità con immagini di Madeleine e di sua madre, accompagnate dallo slogan "Con hamburger così buoni, lascerai i tuoi bambini a casa. Cos’è la cosa peggiore che possa accadere".
Le proteste dei cittadini hanno provocato l'intervento dell’Asa, l’Advertising Standards Authority, l’autorità di regolamentazione della pubblicità in Inghilterra e in Galles, che ha fatto rimuovere il provocatorio annuncio pubbicitario. Per quanto l'advertising debba colpire nella parte emotiva - e nel caso di specie è facile immaginare che le polemiche siano state preventivate - ci sono dei limiti che non vanno superati: "Gli inserzionisti non devono utilizzare un’affermazione o un’immagine scioccanti semplicemente per attirare l’attenzione. Abbiamo notato che gli annunci sono stati tutti pubblicati il 27 marzo 2022, che era la festa della mamma. Abbiamo ritenuto che, in combinazione con le immagini, la pubblicazione degli annunci in quella data avesse lo scopo di aumentare ulteriormente il fattore shock e la natura offensiva degli annunci. Abbiamo anche ritenuto che fosse probabile che avesse aggravato l’angoscia di coloro che hanno visto gli annunci, e in particolare di coloro che potrebbero aver subito la scomparsa di un bambino", ha spiegato l'authority britannica. Non è la prima volta che Otley Burger Company utilizza questo stile nelle proprie campagne: lo scorso anno aveva "celebrato" la festa del papà con le immagini di noti serial killer.