Madonna di Trevignano, spunta una seconda veggente: ecco chi è

Accanto a Gisella Cardia, veggente storica che aveva dato inizio agli avvistamenti, compare ora una seconda donna che non ha intenzione di apparire in tv

Di Giuseppe Vatinno
Cronache

Miracolo Madonna di Trevignano, la seconda veggente sa che l'effetto "vedo non vedo" ha sempre intrigato il pubblico. Il commento 

La vicenda della “presunta” apparizione della madonna a Trevignano Romano, ridente paese a nord di Roma ricco di importanti reperti etruschi, si arricchisce di nuovi e ancor più gustosi fatti. A fianco di Maria Giuseppa Scarpulla, nota col più lezioso nome di Gisella Cardia, “veggente” storica che aveva dato inizio agli avvistamenti, è comparsa, vero miracolo nel miracolo, una nuova veggente che non ha intenzione di comparire in Tv. Conosce l’eros e sa che l’effetto “vedo non vedo” ha sempre intrigato di più il popolaccio credulone.

E quindi vuole rimanere nell’anonimato. Intervistata da Paolo Capresi di Canale 5 e ha raccontato la sua iniziazione. "Ho avuto il primo segno di questo dono quando avevo otto anni, questo però si è sviluppato totalmente all'età di 12 anni…". Non si può avere tutto subito. La disvelazione della seconda antenna mistica è avvenuta nel corso dell’ultima “apparizione” che come noto avviene sempre il 3 di ogni mese alle 15.

“Ignota 1”, chiamiamola così per capirci, ha poi attaccato poco cristianamente la Cardia: “La Madonna di mi ha insegnato umiltà, obbedienza e rispetto per la gente che sono cose che in lei non vedo. Non voglio vantarmi del mio dono, non voglio dire che io sia vera e lei falsa ma la Madonna mi ha insegnato che non dà messaggi apocalittici e anche se dovesse prevedere qualcosa di negativo, troverebbe sempre il modo di tranquillizzare…La Chiesa dovrebbe esprimersi il prima possibile questa storia ci sono troppi soldi dietro Gisella. Ma lei non è sola, ci sono anche altre persone che l'hanno manipolata".

Insomma in Cielo sono preoccupati, secondo “Ignota 1”, del supposto business di Gisella. E poi la stoccata finale con tanto di accusa: "Prima di tutto le chiedo di chiedere perdono alla Madonna di quello che ha fatto - sarei disponibile anche ad avere un incontro a quattrocchi con lei, dove vuole. Gisella potrei tenderti una mano ad aiutarti, perché tu la Madonna non la vedi e ti chiedo di smetterla di prendere in giro le persone".  

La madonna la vede solo lei, l’altra mente sapendo di mentire. Preoccupante la richiesta di un incontro, conoscendo come vanno queste cose in Italia. Ma riavvolgiamo il nastro. Dopo l’esposto di un investigatore privato la procura di Civitavecchia ha aperto una inchiesta su somme di denaro –fino a 123.000 euro- versate dai credenti alla Cardia e utilizzate in maniera non appropriata, questa l’accusa. I reati ipotizzati possibili sono truffa o abuso della credulità popolare. L’area dell’atterraggio della madonna, in via Campo delle Rose, è posta sotto sequestro e la sindaca Claudia Maciucchi ha previsto la chiusura della strada perché la zona è particolarmente bella con affaccio lago ed ha “valenza paesaggistica e agricola riconosciuta”.

Del resto se una deve apparire perché non farlo in una zona gradevole esteticamente? Sono finiti i tempi delle apparizioni scomode in burroni e dirupi. La gente vuole le sue comodità. Andrea Cacciotti Intanto la Chiesa, per non rimanere con il cerino in mano, ha organizzato una task force con teologi, mariologi, dotti, medici e sapienti al fine di appurare la verità. A capo dell’Osservatorio sembra che ci sarà un francescano Stefano Cecchin che dovrà valutare stimmate, lacriminazioni di sangue da parte della statua della madonna e altri fenomeni mirabolanti. La presenza di un francescano promette bene, perché erano loro insieme ai domenicani a guidare l’Inquisizione e qualche risultato l’hanno ottenuto.

Ricordiamo che la Cardia ha descritto, insieme al marito Gianni, uno dei principali prodigi che si sono compiuti e cioè si tratta dell’ormai nota “moltiplicazione dei gnocchi”, che non si tratta del proliferare di uomini belli esteticamente, ma proprio della nota pasta. La leggenda narra che una sera si presentarono più discepoli del solito e la veggente andò in emergenza cibo e proprio come Lui anche Gisella compì il miracolo però invece che sui pani e sui pesci agì sugli gnocchi per dare un tocco di caratterizzazione locale all’evento.

Nell’intervista la Cardia dice però che non è stata lei a fare il miracolo, ma sempre appunto lo stesso Gesù in trasferta per l’occasione dal lago di Tiberiade a Trevignano. Sempre laghi sono. Lei è stata solo la catalizzatrice, ecco. Domine non sum dignus. Ricordiamo che queste terre sono state sempre ricche di madonne piangenti, che sono un po’ la specialità locale, insieme ai buonissimi latterini fritti. Ricordiamo anche che Gisella Cardia si era trasferita a Trevignano dopo una condanna in primo grado per bancarotta a Messina. Il sangue della madonna, sarebbe di maiale, ma tutta la vicenda è avvolta in una coltre di mistero.

In attesa che nuovi prodigi si manifestino l’ordine pubblico viene messo alla prova, perché la popolazione locale è divisa tra coloro che credono e coloro che non credono. Certamente sono contenti chi fa affari con i visitatori che comprano madonne, libri e riproduzioni della madonna e soprattutto mangiano e dormono.

Però gli abitanti degli altri due paesi rivieraschi, Anguillara e Bracciano, sono molto arrabbiati perché la madonna ha scelto il rivale Trevignano. Hai visto mai che per par condicio –e lassù a queste cose di giustizia ci tengono- la madonna non scelga di donare un sorriso anche al commercio locale e appaia pure da loro?

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