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Rai, ecco i palinsesti del dopo-Fuortes: Insegno, Poletti, Setta, Infante...

Rai, così Salvini-Meloni-Berlusconi hanno messo Fuortes con le spalle al muro

Dietro le dimissioni di Carlo Fuortes ci sarebbe un'allenanza tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini che insieme a Silvio Berlusconi hanno ritrovato compattezza sulla Rai. Fonti accreditate riferiscono ad Affaritaliani.it che i leader del centro destra hanno lasciato l'ormai ex amministratore delegato libero di scegliere tra le dimissioni e la permanenza in azienda. Ma Fuortes, che non è mai stato organico al Pd (tantomeno a quello di Elly Schlein, era stato indicato da Mario Draghi su ispirazione di Salvo Nastasi, potentissimo genero di Giovanni Minoli) non aveva sponde di difesa per rimanere. 

Restando, sostiene un alto dirigente di Viale Mazzini, avrebbe dovuto firmare i nuovi palinsesti targati maggioranza entrando in rotta di collisione con due pezzi da 90 di Pd-5 stelle come Stefano Coletta e Simona Sala. E la marcia di avvicinamento alla presentazione dei nuovi palinsesti, destinati a riequilibrare una narrazione troppo spostata a favore della attuale opposizione, prevedeva necessariamente un'accelerazione. Proprio ieri sera, a Che tempo che fa, Fabio Fazio ha aperto un dibattito sulla governance della Rai dando parola solo ai suoi ospiti che non erano certamente di centro-destra come Marco Damilano e Massimo Giannini. Le parole dei due - in studio era presente il vice direttore Rai Rosanna Pastore - hanno messo in imbarazzo l'azienda dando un ulteriore sprint all'addio volontario di Fuortes. 

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