Mafia, il pizzino di Graviano a Cartabia. Lettera di avvertimento al ministro
Una sua missiva è stata consegnata subito dopo la formazione del nuovo governo Draghi, nessuno l'ha fermata. Mistero sul contenuto, ma c'è apprensione
Mafia, il pizzino di Graviano a Cartabia. Lettera di avvertimento al ministro
Giuseppe Graviano, il boss delle stragi di mafia è riuscito a far arrivare una sua lettera al ministro della Giustizia Marta Cartabia. Lo ha fatto - si legge sul Fatto Quotidiano - praticamente subito dopo la formazione del governo di Mario Draghi: il nuovo esecutivo ha giurato il 13 febbraio, il boss di Brancaccio ha scritto la sua lettera nel carcere di Terni una decina di giorni dopo. Cosa nostra non perde mai tempo. Impossibile conoscere il contenuto della missiva di Graviano, visto che l’ordinamento penitenziario non prevede il controllo della corrispondenza dei detenuti quando questi si rivolgono ad autorità come il capo dello Stato o il ministro della Giustizia.
Non sarebbe - prosegue il Fatto - la prima volta che accade. Nel 2013 il boss di Brancaccio ha scritto a Beatrice Lorenzin, in quel momento ministra della Salute, in quota Pdl, dell’esecutivo di Enrico Letta. “Il ministero mi ha risposto che stava portando avanti tutto quello che avevo chiesto. Io avevo quella lettera, ma è scomparsa quando mi hanno trasferito ad Ascoli nel 2014", ha dichiarato Graviano. La Lorenzin, da parte sua, ha spiegato di non averne mai saputo nulla e che di solito questo tipo di corrispondenza non passa dalle scrivanie dei ministri ma viene smistata agli uffici competenti.