Marta Collot (Pap): "Io stuprata e ora nessun processo per il mio stalker"

I fatti sono avvenuti 3 anni fa ma la portavoce di Potere al popolo ne ha parlato ora in occasione di un processo per stalking che ha intentato contro un uomo

Cronache
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Marta Collot denuncia per due volte il suo stalker ma il giudice ordina il non luogo a procedere

Dopo la decisione del Gup Letizio Magliaro di disporre il non luogo a procedere, nell'udienza preliminare che si è tenuta lo scorso primo marzo, nei confronti di un 50enne che la portavoce nazionale di Potere al Popolo, Marta Collot parla della violenza sessuale che ha subito tre anni fa.

Durante il presidio che si è tenuto fuori dal tribuanale, Collot ha infatti rivelato di essere stata vittima di uno stupro nel parco di via Parri a Bologna. Una vicenda diversa dal caso di stalking e per la quale, ha detto la stessa Collot, lo stupratore, Orianderson Venturi, un italobrasiliano trentenne, "è stato condannato" a 8 anni, "massimo della pena, nonostante la richiesta del pm fosse molto inferiore". 

"Lo stupratore non è un malato, è figlio sano del patriarcato", hanno gridato più volte in suo supporto le attiviste di Non Una Di Meno.

In questo caso di stalking, invece, il giudice ha deciso per il non luogo a procedere. L'uomo, un cinquantenne, si trova già in carcere in custodia cautelare proprio a seguito della seconda denuncia di Marta Collot. La vicenda, ha spiegato la legale della portavoce di Potere al popolo, è cominciata nel 2019, "quando questa persona, che ha precedenti specifici e anche condanne, ha cominciato a molestare Marta".

All'epoca, il pm Marco Imperato aveva chiesto al gip Alberto Gamberini di disporre nei confronti dell'uomo il divieto di avvicinamento, richiesta che però era stata respinta. L'indagine era comunque proseguita e il 1° marzo 2022 si è svolta l'udienza preliminare in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio con il non luogo a procedere relativo all'inchiesta scaturita dalla prima denuncia. Decisione di cui ancora non si conoscono le motivazioni e contro la quale, fa sapere la legale di Collot, Marina Prosperi, "la Procura farà ricorso per Cassazione".
 

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