Medici di base: quanti sono in Italia, quanti pazienti hanno, quanto guadagnano

Tiene banco il dibattito sulla riforma dei medici di base, che dovrebbe ovviare ai cronici problemi della categoria professionali. I numeri

di redazione
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Medici di base: quanti sono in Italia, quanti pazienti hanno, quanto guadagnano

Tiene banco il dibattito attorno alla riforma dei medici di base che sta portando avanti il ministro della Salute Orazio Schillaci con le Regioni, ma che incontra resistenze tra le associazioni di categoria ed anche tra alcune forze politiche. Il cambiamento più importante per l'assistenza primaria prevede il passaggio dalla libera professione al contratto di dipendenza con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sul modello dei medici ospedalieri. Questo cambiamento mira a garantire maggiore efficienza nel sistema sanitario e a rafforzare il ruolo delle Case della Comunità. Previsto anche l’ampliamento dell’orario di attività dei medici (dalle 8 alle 20) con l’offerta di servizi diagnostici avanzati, e un piano di ricambio generazionale per affrontare il pensionamento di circa 10mila medici nei prossimi cinque anni. 

Un'altra innovazione riguarda la formazione: il corso triennale sarà sostituito da una laurea specialistica di quattro anni, con un aumento della borsa di studio fino a 26mila euro annui. La riforma nasce per cercare di arginare le criticità emerse in particolare durante la pandemia Covid. Ma che hanno origini più lontane. Il nodo fondamentale è la scarsità di professionisti, fenomeno in graduale e costante peggioramento. Ma quanti sono i medici di base in Italia? Quanto guadagnano? E quanti pazienti devono assistere?

Quanti medici di famiglia ci sono in Italia (e quanti ne mancano)

Secondo un rapporto pubblicato dalla Fondazione Gimbe il 7 marzo 2024 (SCARICA QUI), attualmente in Italia mancano 3.114 medici di famiglia, un numero destinato a peggiorare nei prossimi anni, con una riduzione prevista di altri 135 professionisti entro il 2026. Inoltre, secondo la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, nei prossimi due anni 11.439 medici raggiungeranno l’età pensionabile di 70 anni, rischiando di aggravare ulteriormente la situazione e compromettere l’assistenza territoriale.

Attualmente, in Italia sono in servizio poco più di 40mila medici di famiglia, un numero in costante calo rispetto ai 42.428 del 2019. La carenza è particolarmente critica nelle grandi regioni del Nord Italia. La Lombardia è la più colpita, con un deficit di 1.237 medici, seguita dal Veneto (-609), Emilia-Romagna (-418), Piemonte (-296) e Toscana (-229). Anche Friuli Venezia Giulia (-116), Sardegna (-102), Marche (-96), Provincia autonoma di Bolzano (-86) e Provincia autonoma di Trento (-44) registrano difficoltà significative.

Per avere un numero certo relativo a quanti medici di base ci sono regione per regione, l'ultimo "censimento" risulta quello di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (SCARICA QUI), che riporta dati che fotografano il triennio 2019-2021.


 

Quanti pazienti sono assegnati ad ogni medico di base

Tornando al report di Gimbe: preoccupanti sono di riflesso i dati sul numero medio di pazienti assegnati a ciascun medico. La media nazionale è di 1.353 assistiti per medico, un valore superiore al rapporto ottimale di 1.250 e ben al di sopra dell’ideale di 1.000. Le differenze regionali sono marcate: la Provincia autonoma di Bolzano registra il numero più alto, con 1.646 pazienti per medico, seguita da Lombardia (1.528), Veneto (1.527), Friuli Venezia Giulia (1.452) ed Emilia-Romagna (1.446). Al contrario, la Basilicata presenta il miglior rapporto, con una media di 1.090 assistiti per medico.

Quanto guadagna un medico di base

E gli stipendi?  Il reddito di un medico di base in Italia dipende dal numero di pazienti assistiti e da una serie di compensi aggiuntivi. Per ogni paziente, il medico riceve 70 euro lordi se ha meno di 500 assistiti e 35 euro lordi per ciascun paziente oltre questa soglia. Questo significa che un medico con il massimale di 1.500 pazienti può arrivare a percepire fino a 52.500 euro lordi all'anno. Oltre alla quota base per assistito, i medici di famiglia ricevono compensi aggiuntivi per una serie di attività extra, tra cui:

- Indennità per assistenza integrata, destinata ai medici che seguono pazienti con patologie croniche o che necessitano di cure coordinate, come diabetici e ipertesi.
    
- Compensi per attività di prevenzione, inclusa la partecipazione a campagne di vaccinazione, screening oncologici e programmi di sanità pubblica.
    
 - Indennità di reperibilità, per la disponibilità a fornire assistenza notturna, festiva o di emergenza.
    
- Compensi per visite domiciliari, con tariffe maggiorate per i pazienti con difficoltà di mobilità.
    
- Incentivi per l’uso di tecnologia, in alcune regioni sono previsti bonus per l’adozione di strumenti digitali come la cartella clinica elettronica o la prescrizione digitale.
    
- Partecipazione a progetti regionali o aziendali, finalizzati al miglioramento dell’assistenza sanitaria o alla riduzione delle ospedalizzazioni.
    
- Rimborso spese di gestione, per coprire costi come affitto dello studio, segreteria, materiali sanitari e forniture.

Il reddito complessivo di un medico di base può variare anche in base alla modalità di esercizio della professione: studi associati, collaborazione con altri medici o impiego di personale amministrativo possono garantire ulteriori compensi. Le differenze tra le varie regioni e le specifiche contrattuali rendono il quadro retributivo estremamente variabile su tutto il territorio nazionale.

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