Messina Denaro, bene Meloni sull'ok al carcere duro per lo spietato boss

Al boss sono attribuiti numerosi omicidi crudeli, tra cui quello di Vincenzo Milazzo e della fidanzata incinta di tre mesi, che Messina Denaro strangolò

Di Pietro Mancini
Giorgia Meloni
Cronache

Messina Denaro, Giorgia Meloni dà l'ok al carcere duro per lo spietato boss

Tra gli omicidi più crudeli, attribuiti a Matteo Messina Denaro, c'è quello del 1992, quando lo spietato boss partecipò, attivamente, all'uccisione di Vincenzo Milazzo, a capo della cosca di Alcamo, che aveva iniziato a dare segni di non gradire la guida del boss di Cosa Nostra, Totò Riina. 

Tolto di mezzo Milazzo, l'organizzazione decise di uccidere anche la sua fidanzata, incinta di tre mesi, Antonella Bonomo. La donna venne strangolata. Provvide, personalmente, Messina Denaro. Nicola Di Matteo, figlio del collaboratore Santino, ha ricordato, commosso, la morte di suo fratello, Giuseppe, sequestrato, strangolato e poi sciolto nell'acido dal capo mafioso di Castelvetrano: "Ho appreso che Messina Denaro sta male. Non gli auguro la morte, ma gli auguro di star male più a lungo possibile".

Pur rispettando le posizioni di taluni giornalisti (forse troppo) garantisti, credo che sia giusta la decisione dell’esecutivo di spedire Matteo Messina Denaro al carcere duro. Bene Giorgia Meloni, estimatrice di Paolo Borsellino, che ha spiegato: "Il primo provvedimento, in assoluto, assunto dal mio governo?" "La difesa dell'ergastolo ostativo, del carcere duro". 
Se non per Messina Denaro, quando?

 

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