Buonasanità

Signor ministro e collega Schillaci, io medico dell'emergenza le dico...

di Giusi Urgesi

La drammatica crisi dei Pronto Soccorso nel j'accuse di una dottoressa al fronte

Signor ministro e collega Schillaci, io medico dell'emergenza le dico...

Tagli alla sanità continui da anni ormai e l'inevitabile prevedibile drammatico epilogo....ospedali sempre più chiusi e pochi pronto soccorso aperti con ambulanze che trasportano codici rossi senza fine, provenienti da ogni dove.

Sale di pronto soccorso intasate da scomode barelle, somiglianti come io sempre dico a campi di battaglia di Beirut, brulicanti di poveri malcapitati rassegnati ad ore o giorni di attesa per essere visitati dai pochi medici ancora disponibili a prestare il proprio servizio al settore dell'emergenza, ormai disertato da chi riesce a fuggire perché troppa fatica non associata ad una valida remunerazione economica.... già, i medici italiani tra i più sottopagati del pianeta...e figuriamoci quelli di pronto soccorso. Da qui tante dimissioni dalle strutture pubbliche per entrare nel privato!

Io medico di pronto soccorso di ruolo da regolare concorso pubblico non posso però e non voglio fuggire da questo momento storico che  come al fronte, richiede fatica fisica, rischio e responsabilità!
Io inconfutabile medico di pronto soccorso, esposta per ogni turno a potenziale violenza fisica, verbale e a denunce di quanti esasperati o malamente indottrinati approfittano di ogni minimo eventuale segno di stanchezza per rovinare la rispettabile carriera di una vita. 
Io medico di pronto soccorso in prima linea, remunerata con lo stesso stipendio di qualsiasi collega di altre specialità che pur rispettabili, nulla hanno a che fare con la fatica, la mole lavorativa e la responsabilità dell'emergenza!