Messina Denaro ha sconfitto lo Stato. Nipote avvocato e 41 bis disinnescato

Lo zio potrà parlare liberamente con la sua legale e questo gli permetterà di restare il padrino anche dal carcere. Il vuoto normativo che fa vincere il boss

Cronache

Messina Denaro, il suo avvocato con lo studio nell'ex covo di Bagarella

Matteo Messina Denaro potrà contare su sua nipote per restare il capo della mafia anche dal carcere. La scelta di nominare Lorenza Guttadauro come sua legale fa emergere un "vuoto" normativo allarmante per chi come il padrino è detenuto al 41 bis. La figlia di una sorella di Messina Denaro, - si legge sul Corriere della Sera - è la moglie di un fiancheggiatore condannato a 10 anni in appello e sorella di un altro sospettato già arrestato. Ieri non si è presentata in aula, come lo zio stragista che ha disertato il collegamento audio-video dal carcere, ma prima o poi dovrà presentarsi e allora, oltre che i pm, si troverà di fronte un suo collega legato a ben altra famiglia. Da una parte, l’avvocata Guttadauro, un’esistenza dedicata ai parenti sotto processo. Una vita e una professione segnate. Dall’altra, l’avvocato Fabio Trizzino, genero di Paolo Borsellino. Storie e vissuti paralleli che potranno incrociarsi come non è mai avvenuto.

Lorenza - prosegue il Corriere - è sempre rimasta nella sua città: 44 anni, casa e studio a Palermo, a due passi da Piazza Tosti, lo stesso edificio costruito da suo nonno dove soggiornava da latitante Leoluca Bagarella. La vedremo in aula sul banco della difesa, ma potrà superare anche i portoni blindati del supercarcere abruzzese, attraversando come se non esistessero le maglie del 41 bis, il regime che impedisce contatti diretti fra detenuti e familiari. Ma non all’avvocato. Anche se nipote diretta. Ed è questo che pone qualche dubbio, che inquieta tanti investigatori e magistrati impegnati in passato a caccia del boss. Un ex sostituto della Direzione antimafia di Palermo, Massimo Russo: "Temiamo la beffa e lo scacco matto del padrino appena arrestato".

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