Migranti, l'uomo di Casarini era Zuppi: "Ci fa avere i soldi dalla Caritas"

L'ex no global è indagato per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Nel mirino dei pm anche 2 mln di euro provenienti della Chiesa. Le chat

Di Redazione Cronache
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Luca Casarini
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Inchiesta migranti, Il Papa ordina: "Subito una verifica interna nel Vaticano"

Il caso Luca Casarini continua a tenere banco, l'ex disobbediente è indagato a Ragusa con altre quattro persone per vari reati, tra cui "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". I pm accusano il no global di condotte scorrette in merito al trasporto di migranti in Italia attraverso la nave Mare Jonio, che fa parte della compagnia Mediterranea. L'uomo su cui il gruppo di Casarini puntava maggiormente - si legge su La Verità - era l'attuale presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi. Il cappellano del Pd e di Sant'Egidio che bacchetta il governo Meloni e studia da Papa. Per arrivare a Zuppi, in prima fila c'era il prete di bordo della nave: don Mattia Ferrari. Era lui il tramite tra il gruppo di Casarini e la Chiesa. Dalle chat sequestrate dalla Guardia di finanza, finite agli atti dell'inchiesta, emergono tutte queste trame.

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Don Mattia, in tempi non sospetti, prima che il Papa prendesse la decisione, già ipotizzava il ruolo cruciale che avrebbe avuto Zuppi. Nel gennaio del 2020 diceva: "Probabilmente Bassetti (Gualtiero, l'allora capo della Cei ndr) darà le dimissioni in primavera e a maggio Zuppi diventerà il prossimo capo dei vescovi. Chiaro che se lui sarà presidente per Mediterranea le cose saranno molto più facili. Però - prosegue don Mattia e lo riporta La Verità - non possiamo stare nell'incertezza".

Anche Caccia, l'altro socio di Casarini afferma senza esitazioni: "Se la situazione finanziaria diventa drammatica, bisogna andare da Zuppi e Lorefice e battere cassa. Loro hanno soldi e personalmente gli arcivescovi hanno sempre una dotazione di cui dispongono liberamente". Don Mattia dopo l'incontro con Zuppi conferma: "Mi ha detto che è con noi e che chiamerà il presidente della Caritas per spingere dall'interno e stanziare i soldi". Papa Francesco ha ordinato "una verifica interna sui fatti", dopo l'inchiesta aperta dalla Procura di Ragusa.