Milano, in Procura i dirigenti dell'Inter. Curva Nord, i legami con la mafia

Ascoltati anche i vertici del club nerazzurro nell'inchiesta sugli affari tra ultrà e 'ndrangheta. L'interrogatorio è durato diverse ore

Di Redazione Cronache
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Inchiesta Curva Nord, sentiti dai pm anche importanti dirigenti dell'Inter

La Procura di Milano sta indagando da tempo sui legami tra la 'ndrangheta e la Curva Nord dell'Inter. Tutto è partito dall'omicidio di uno degli ex capi del tifo organizzato nerazzurro, Vittorio Boiocchi, ucciso il 29 ottobre 2022. Gli inquirenti stanno andando a fondo nella questione, a tal punto che venerdì scorso - si legge su Il Fatto Quotidiano - sono stati interrogati dalla commissione antimafia anche importanti dirigenti dell'Inter, si tratta - in base a quanto risulta a Il Fatto - del presidente dell ’organismo di vigilanza, l’avvocato Adriano Raffaelli, e il Senior security manager, Gianluca Cameruccio, per ore hanno risposto alle domande dei pm.

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Sul tavolo dell'antimafia, venerdì scorso, - prosegue Il Fatto - si sono poi sollevati dubbi sui rapporti tra curva e società ma anche su ciò che ogni domenica ruota attorno alle partite: parcheggi, paninari e una onlus. Si sono fatte domande anche su Mi-Stadio, la società a metà tra Milan e Inter che ha la concessione comunale su tutta l’area attorno al Meazza. Gli inquirenti - conclude Il Fatto - cercano di risalire anche alle dinamiche di un altro omicidio, incrociando i dati emersi dagli atti dell'indagine della Digos dopo la morte dell'ultras interista Dede Belardinelli ucciso durante gli scontri del 26 dicembre 2018 prima di Inter-Napoli.

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