Mirto, fidanzato e amante delle figlie: "Abbiamo ucciso noi Laura Ziliani"
Omicidio vigilessa Brescia, il 27enne è crollato davanti al pm. I tre erano in carcere da settembre: movente economico. Il depistaggio delle scarpe da trekking
Omicidio Ziliani, confessione piena e dettagli sulle modalità
Clamorosa svolta nel caso dell'omicidio di Laura Ziliani, l'ex vigilessa del Bresciano scomparsa e poi trovata senza vita nel fiume Oglio. Dopo mesi di silenzio è arrivata la confessione dell'omicidio da parte di uno tre ragazzi arrestati. Mirto Milani, 27 anni, fidanzato della figlia maggiore (ma anche amante della minore) - si legge sul Corriere della Sera - ieri sera è crollato davanti al pm. "Sì, l’abbiamo uccisa noi", avrebbe detto confermando l’impianto accusatorio sulla base delle indagini dei carabinieri. Secondo la procura, la sera del 7 maggio 2021, i tre avrebbero prima sedato Laura con benzodiazepine, poi l’avrebbero soffocata "in modo non violento" e quindi sepolta in riva al fiume Oglio.
La piena del fiume - prosegue il Corriere - l’ha restituta tre mesi dopo. Agli atti c’è anche la scoperta di una seconda «buca», inutilizzata, che sarebbe stata scavata però la notte del delitto per seppellirci la ex vigilessa. Gli inquirenti non hanno dubbi sui depistaggi che i ragazzi avrebbero messo in campo per allontanare i sospetti da loro: il 23 maggio 2021 nei boschi di Temù fu trovata una delle scarpe da trekking di Laura Ziliani; l’altra fu rinvenuta due giorni dopo, da tutt’altra parte. Movente economico: "Volevano appropriarsi del patrimonio familiare".