Modena, Alice uccisa e bruciata nell'auto. Caccia a un tunisino in fuga

Interrogato a lungo il marito, ma ora il sospettato dell'omicidio è un tunisino fuggito in Francia

Cronache

Alice uccisa e bruciata nella sua auto, caccia al sospettato fuggito in Francia

E’ durato circa un’ora e mezza l’interrogatorio a Modena di Nicholas Negrini, il marito di Alice Neri, la 32enne trovata carbonizzata nella sua auto lo scorso 18 novembre. “E’ un mosaico con tanti tasselli, centinaia, che si sta cercando di comporre e mettere insieme”, ha detto conversando coi cronisti l’avvocato Luca Lugari che segue l’uomo. “Abbiamo dato ulteriori precisazioni sugli orari e loro (gli inquirenti, ndr) cercheranno di colmare quelli che sono i buchi e i gap di questi pochi minuti che ci sono”. Secondo il legale il suo assistito ha un alibi fatto dalla “ricostruzione degli orari. Hanno ricostruito tutto quello che lui ha detto e per quanto noi ne sappiamo sono stati dichiarati compatibili” ha precisato. Negrini è apparso davanti ai pm Claudia Natalini e Giuseppe Amara e ha risposto a tutte le domande restando “a disposizione qualora fosse necessario sentirlo nuovamente. Credo - ha aggiunto Lugari - che non ci siano ombre sulla sua posizione, mentre trovo che l'ipotesi di un suicidio sia assolutamente da escludere". 

Come riporta La Stampa, "il principale sospettato per la morte di Alice Neri non è il marito Nicholas Negrini, né l’amico sardo Marco Cuccui, che pure sono ancora iscritti nel registro degli indagati per l’omicidio e la distruzione del cadavere di questa 32enne, madre di una figlia di 4 anni, uscita di casa per un aperitivo lo scorso 18 novembre e trovata il pomeriggio del giorno dopo, morta nella sua auto carbonizzata. Non è nemmeno il terzo uomo, non il quarto, entrambi colleghi della fabbrica in cui lavorava, che con lei chattavano su Facebook, che erano stati redarguiti per gli atteggiamenti invadenti, ed erano finiti nella miriade di ipotesi che hanno accompagnato il caso nelle ultime settimane", spiega la Stampa.

No, come scrive il quotidiano di Torino "è un tunisino di 29 anni, che viveva a meno di due chilometri dal luogo isolato in cui è stata trovata la Ford Fiesta di Alice, che si trovava nello stesso bar di Concordia sulla Secchia in cui lei ha trascorso molte ore conversando con Cuccui la sera della scomparsa e che dopo la chiusura l’avrebbe approcciata senza conoscerla, uccidendola forse per un rifiuto e fuggendo poi all’estero l’indomani".

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