Morte Pantani, "accompagnai due escort da lui". La confessione del tassista

L'uomo trova il coraggio di parlare dopo 18 anni e la madre del ciclista conferma: "Vero, era con due ragazze al residence la notte del decesso"

Cronache
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Morte Pantani, verso una clamorosa terza inchiesta. Spuntano 2 escort

Marco Pantani quando è morto non era da solo. A 18 anni dalla tragica scomparsa di uno dei ciclisti più amati di sempre, si riapre un caso che sembrava chiuso. I carabinieri di Rimini hanno interrogato il tassista che - si legge sul Corriere della Sera - sostiene di aver accompagnato due donne al residence "Le Rose" di Rimini, dove Pantani fu trovato senza vita il 14 febbraio 2004. La possibilità che una terza indagine sulla fine del «Pirata» vada avanti, dunque, non è tramontata anche se il tassista non sarebbe stato in grado di confermare le generalità delle donne. La prima indagine, nel 2005, portò al patteggiamento dei due uomini accusati di aver fornito la droga, rispettivamente a 4 anni e 10 mesi e 3 anni e 10 mesi. La seconda indagine nel 2016 si chiuse confermando nella sostanza le conclusioni della prima.

A spingere per l’apertura di una nuova inchiesta, - prosegue il Corriere - dopo che le due precedenti avevano classificato il caso come morte causata da un mix di droga e farmaci, è Tonina Belletti, la mamma di Pantani che nei giorni scorsi aveva dichiarato ai carabinieri di Rimini: «Marco non era solo la notte in cui è morto, con lui c’erano due escort». A breve si capirà meglio se, dopo il racconto del tassista, sarà possibile ipotizzare nuovi reati come l’omissione di soccorso, seppure a carico di persone da identificare.

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