Morto Gianni Minà a 84 anni, un gigante del giornalismo: "Scrivevo a Castro"

E' deceduto a Roma, stroncato da una malattia cardiaca. Memorabili le sue interviste a molti leader della politica, sportivi e personaggi della cultura

Cronache

Morto Gianni Minà, indimenticabile la sua intervista a Maradona

Una vita per il giornalismo fra cronaca, esteri, sport. Ma anche libri, tv, come scrittore e conduttore televisivo: Gianni Minà nato a Torino il 17 maggio 1938 e deceduto a Roma, stroncato da una malattia cardiaca, aveva 84 anni. Ha segnato un'epoca nel settore dimostrando un talento poliedrico non comune nel trattare diversi tipi di argomenti e tutti con grande estro. Come giornalista ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, realizzato reportage per la Rai, ideato e condotto programmi televisivi. Famosi docu-film su personaggi emblematici del 900 portano la sua firma. Fra questi ricordiamo quelli su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Silvia Baraldini, Rigoberta Menchù, Diego Armando Maradona, il sub comandante Marcos. In particolare, è stato editore e direttore della rivista Latinoamerica e tutti i sud del mondo dal 2000 al 2015 e direttore della collana di Sperling & Kupfer Continente desaparecido.

Da giornalista sportivo, ha seguito ben otto mondiali di calcio, decine di campionati mondiali di pugilato, in particolare quelli dell'epoca di Muhammad Alì. Non solo calcio ma anche musica: appassionato di jazz ha realizzato una Storia per questo genere musicale, in quattro puntate. E per la tv, è stato fra i fondatori de l'Altra Domenica, il notissimo programma con Maurizio Maurizio Barendson e Renzo Arbore. Assunto in Rai nel 1976, ha incominciato a raccontare la grande boxe e l'America dello show-business, ma anche i conflitti sociali delle minoranze. Da quel momento in poi sono iniziati i grandi reportage sull'America Latina. Nel 1978, mentre seguiva i campionati del mondo di calcio, fu espulso dall'Argentina per aver fatto domande sui desaparecidos al capitano di vascello Carlos Alberto Lacoste. Ha collaborato con Mixer di Gianni Minoli, ha condotto Blitz facendo intervenire fra gli altri Federico Fellini, Eduardo De Filippo, Muhammad Ali, Robert De Niro, Jane Fonda, Betty Faria, Gabriel García Márquez, Enzo Ferrari, Fabrizio De André e Giorgio Gaber. Amava raccontarsi così: "Scrivevo a Castro ed ero nemico della Cia".

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