'Ndrangheta, le mani su New York. Estorsioni e droga, 18 arresti
L'operazione a Rocca di Neto è legata a doppio filo con il territorio di Manhattan, dove la cosca Corigliano-Comito opera
'Ndrangheta, la cosca Corigliano-Comito arriva a New York. 18 arresti
Questa mattina, 20 dicembre, sono state arrestate 18 persone su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, perché ritenute fortemente indiziate di "associazione di tipo mafioso, finalizzata a commettere più delitti inerenti l’acquisto, la detenzione, il trasporto, la cessione e la vendita di cocaina, hashish e marijuana, estorsione aggravata dal metodo mafioso nonché porto e detenzione illegale di armi e munizioni aggravato dal metodo mafioso".
Gli arresti sono la conseguenza di quanto emerso nel corso di un’indagine iniziata a marzo 2020, avviata su input informativo dell'Fbi, il Federal Bureau of Investigation di New York, su presunti episodi di estorsione commessi nell’area di Manhattan, e svolta dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Crotone e Catanzaro, che dimostrerebbe l’attuale struttura ed operatività sul territorio di Rocca di Neto della cosca Corigliano-Comito. Quest’ultima è legata a doppio filo con il locale di Belvedere Spinello, storicamente compenetrato dalla criminalità organizzata, con agganci proprio negli Stati Uniti d’America.
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Le attività hanno accertato, in particolare, la pressione estorsiva esercitata dai referenti della cosca in danno di realtà imprenditoriali locali, nonché l’attivismo degli indagati nel settore del traffico e della distribuzione di sostanze stupefacenti e l’ampia disponibilità di armi da parte dell’organizzazione. Le attività avrebbero, inoltre, evidenziato che i ricavi delle attività estorsive servivano per alimentare una cassa comune gestita dal capo famiglia, anche nella logica della spartizione dei proventi illeciti da dividere in base a precisi accordi e sulla base dello spessore criminale dei destinatari.
Nell’ambito delle attività investigative sono emersi indizi gravi in ordine all’esistenza di un’associazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti, finalizzata all’acquisto da diversi fornitori della provincia, principalmente di cocaina e marijuana, ed al successivo smercio sul territorio di Rocca di Neto, controllato dalla famiglia Comito. Le attività di videoripresa, in particolare, hanno permesso di disvelare luoghi, abilmente mimetizzati nell’ambiente locale e identificabili solo attraverso la disposizione di specifici segnali disposti nelle immediate vicinanze, ove gli indagati occultavano quantitativi consistenti di narcotico ed altri nei quali ne depositavano minori quantità, per assolvere alle esigenze quotidiane di rifornimento del mercato locale.