Nicola, "Sonnambulismo possibile anche a 2 anni. Ma è sintomo di inquietudine"
Abbiamo chiesto allo psichiatra Paolo Crepet. Dai sandali alla traccia di sangue: tutto quello che non torna nella scomparsa del bimbo
Sulla scomparsa di Nicola Tanturli nel Mugello, il bimbo ritrovato ieri mattina in una scarpata, l'ipotesi principale resta quella di allontanamento volontario ma i "nodi" appaiono diversi. Qualcuno si chiede se possa essersi trattato di un episodio di sonnambulismo
La notizia del ritrovamento da parte dell'inviato Giuseppe Di Tommaso, che ha udito il gemito del bimbo in fondo al dirupo, in prossimità del quale si era accostato per un malore, è trapelata ieri, 23 giugno, poco prima delle 9, e a 36 ore circa dalla sparizione del piccolo Nicola Tanturli, di cui si era persa ogni traccia nella notte tra il 21 e il 22 giugno. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo, anche se non ci sono al momento né indagati né un reato. Ma, al netto di quello che potrebbe essere un atto d'ufficio, i pm sembra vogliano vagliare tutte le ipotesi ammissibili sull'allontanamento del bimbo di 21 mesi, fino a una distanza di circa 3 km da casa. "Stiamo facendo i primi accertamenti sulla dinamica dell'accaduto e riferiremo alla magistratura" ha dichiarato il maggiore Michele Arturo, comandante della compagnia di Borgo San Lorenzo, alle indagini con l'Arma dei carabinieri di Firenze. "La valutazione sul comportamento dei genitori - continua - al temine delle indagini sarà riferita in Procura". Mentre il piccolo Nicola, questa mattina, dopo 24 ore in osservazione, è stato dimesso dall'ospedale Meyer di Firenze, si apprende che gli investigatori starebbero effettuando accertamenti anche su un analogo allontanamento del fratellino più grande di 4 anni, a circa 3 km da casa, risalente allo scorso anno. Lungo lo stesso sentiero verso la scarpata fu ritrovato da un vicino. Intanto le domande sulla vicenda rimangono diverse.
Sonnambulismo a 2 anni è possibile? Lo psichiatra Crepet ad Affari
L'ipotesi di sonnambulismo è ammissibile? Questa potrebbe essere, qualcuno fa notare, la causa dell'allontanamento del piccolo Nicola dall'abitazione. Affaritaliani.it l'ha chiesto allo psichiatra e sociologo Paolo Crepet. "Molti bambini sono sonnambuli, anche intorno ai 2 anni è possibile" spiega Crepet. "Se è sonnambulismo ci saranno dei precedenti" continua. "Ma, qualora ci fossero, la domanda che bisognerebbe farsi è invece perché accadono questi episodi". "I disturbi del sonno normalmente indicano un disturbo della serenità del bambino". "E questo starà a chi sta indagando verificarlo". "Lo stile di vita dell'ecovillaggio scelto dai genitori può essere condivisibile, l'importante è che ciò non incida sulla sicurezza del minore, che un bimbo di due anni non sia lasciato a sé stesso, perché questo diventa abbandono di minore". E conclude: "Non vorrei però che fosse ipotizzabile da parte di qualcuno, considerato che gli assistenti sociali non mancano mai, togliere questi bambini ai genitori, sarebbe arbitrario e non condivisibile".
I sandali (e la maglietta)
Il bambino si sarebbe allontanato da casa nella notte, dopo essere stato messo a letto dai genitori alle 19. Uno dei dettagli che ha suscitato perplessità, nel momento in cui il piccolo è stato portato in salvo dal luogotenente Ciccarelli, sono i sandali che Nicola aveva ai piedi, ben visibili nei video rilanciati sui tg. Ci si chiede se il bimbo li abbia messi da solo al risveglio, o se li calzasse già prima di essere messo a letto. Così come ha suscitato interrogativi il fatto che avesse indosso solo una maglietta.
Il percorso di Nicola nel bosco: dalla casa alla scarpata
Nicola è stato ritrovato a circa 2,5 km da casa. Una distanza non trascurabile per un bimbo che ha meno di 2 anni e allontanatosi volontariamente dalla sua abitazione. Inoltre secondo le ricostruzioni, avrebbe percorso il bosco, un sentiero sterrato e più lungo, in piena notte. I cani molecolari non avendo riscontrato tracce del piccolo per la strada che collega l'ecovillaggio di Campanara al dirupo, hanno escluso il tratto nella ricostruzione del tragitto. Ma è possibile questa ipotesi per un bambino di 21 mesi?
L'allarme tardivo
A destare perplessità è anche l'allarme lanciato dai genitori, Pina e Leonardo Tanturli, accortisi a mezzanotte che Nicola non c'era più, solo 9 ore dopo. Allertano le autorità locali dopo le ricerche di concerto con altre persone del villaggio, ma senza gli esiti sperati, hanno spiegato ai militari.
Le tracce di sangue
Senza una risposta rimane infine il ritrovamento della traccia di sangue sulla porta di casa. Si attende di sapere se la traccia ematica appartenga a Nicola, e perché si trovasse sull'uscio di casa.
La famiglia, si apprende, avrebbe giustificato i sandali affermando che il bimbo era nel marsupio della madre, e una volta addormentantosi, è stato trasferito nel letto così com'era. Per quanto riguarda la ragione per cui si sarebbe allontanato dall'abitazione, secondo i genitori, l'intenzione del bimbo, dopo essere stato messo a letto alle 19, era quella di raggiungerli nei campi in cui si trovavano assieme al fratello maggiore (il padre ha raccontato di essere tornato a casa alle 21,30), ma che poi una volta sul sentiero avrebbe continuato a camminare.