Omicidio Alice Neri, arrestato in Francia l'indagato Mohamed Gaaloul

A dare "la svolta" al caso sarebbero stati i filmati della zona del bar la sera dell'omicidio, dove si vedrebbe il 29enne camminare verso l'auto della donna

Cronache

La famiglia di Mohamed Gaalouol aveva detto che l'uomo aveva intenzione di tornare in Italia per raccontare la sua versione dei fatti

È stato arrestato in Francia Mohamed Bedoui Gaaloul, ricercato per l'omicidio di Alice Neri, la donna di 32 anni trovata carbonizzata all'interno della sua auto lo scorso 18 novembre nel modenese. 

L'uomo si trovava in Alsazia, a Mulhouse, vicino al confine con la Svizzera, quando è stato eseguito il mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. A dare "la svolta" al caso sarebbero stati i filmati della zona del bar la sera dell'omicidio, dove si vedrebbe Gaaloul camminare verso l'auto di Alice Neri, che poi è stata ritrovata carbonizzata nelle campagne di Fossa di Concordia, una cittadina in provincia di Modena. 

La procura di Modena ha fatto sapere con una nota che "L'arrestato è destinatario di un mandato di fermo europeo emesso il 30 novembre dal Gip del Tribunale di Modena su richiesta della procura, avanzata il 28 novembre.
L'indagato era attivamente ricercato in Europa attraverso la proficua collaborazione fornita da Eurojust, in persona del membro italiano e del suo staff, il cui contributo è risultato indispensabile ai fini dell'attivazione della cooperazione giudiziaria e di polizia, assicurata mediante il Servizio di cooperazione Internazionale di polizia con Francia, Svizzera, Grecia, Germania e Paesi Bassi.
L'intervento consegue alle serrate indagini dirette e coordinate da questa procura e delegate al Nucleo investigativo carabinieri di Modena, i cui ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, più volte in questi giorni, regolarmente autorizzati dalle competenti autorità, si sono recati in Francia e Germania per collaborare con i collaterali organi di polizia per il rintraccio del fuggitivo".

Il procuratore di Modena, Luca Masini, ha detto: "Il Mae (Mandato d'arresto europeo) una volta eseguito dovrà essere sottoposto ad una procedura interna, per la convalida, l'autorità giudiziaria competente è la Corte d'Appello di Nancy, quindi al più tardi domani ci sarà questa udienza di convalida, dove all'indagato sarà consentito di rendere sue dichiarazioni a garanzia, dopodichè le procedure di consegna, perchè per il Mae c'è consegna, non estradizione, sono previste in tempi più o meno rapidi, in base all'opposizione o meno alla consegna.
Ove non lo avessimo rintracciato e non fosse stato catturato, avremmo comunque acquisito noi la prova che consapevolmente si sottraeva alla cattura e questa prova era fondamentale per poter chiedere e ottenere la dichiarazione di latitanza.
La persona indagata si è volontariamente spostata dai posti in cui si trovava, Svizzera, Francia, Germania, e nuovamente Francia".

Mohamed Bedoui Gaaloul era riuscito a scappare per ben due volte ai tentativi di cattura e, secondo gli inquirenti, ci sono state persone che lo hanno aiutato nella sua fuga dall'Italia.
Ad arrestarlo sono stati gli uomini del servizio di Polizia Giudiziaria del commissariato francese di Mulhouse, con il supporto della Brigata di Ricerca e Intervento di Strasburgo. 
La famiglia di Gaalouol aveva detto che l'uomo aveva intenzione di tornare in Italia per raccontare la sua versione di quello che è accaduto la sera del 18 novembre, quando Alice Neri è morta. Il 29enne era sparito da Fossa di Concordia l’indomani del ritrovamento del cadavere come confermato da diversi testimoni.

 

 

 

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