Omicidio Poggi, Stasi esce dal carcere ogni giorno. Ha un debito di 700mila €

Il killer di Chiara è occupato nella contabilità di un'azienda, un lavoro esterno per risarcire la famiglia della vittima. Deve scontare una condanna a 16 anni

Di Redazione Cronache
Omicidio Chiara Poggi, Alberto Stasi condannato a 16 anni. Foto Lapresse
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Omicidio Poggi, Alberto Stasi e la libertà vigilata già nel 2025

Alberto Stasi da quattro mesi, nonostante una condanna a 16 anni per omicidio, esce regolarmente ogni giorno dal carcere per andare a lavorare. L'uomo che il 13 agosto del 2007 - si legge sul Corriere della Sera - ha ucciso brutalmente la sua fidanzata Chiara Poggi a Garlasco, in provincia di Pavia, è occupato nella contabilità di un'azienda. Stasi è stato ammesso dal tribunale di sorveglianza al lavoro esterno. La sua avvocata aveva proposto reclamo contro il primo rigetto del giudice, che risale all'ottobre 2022. Stasi svolge mansioni contabili e amministrative e ha prescrizioni sugli orari di uscita e di rientro. Può utilizzare solo alcuni mezzi di trasporto e fare solo certi percorsi. Per non sfuggire ai controlli.

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Stasi nel 2018 - prosegue il Corriere - ha raggiunto un accordo con la famiglia Poggi sul risarcimento. Doveva essere di un milione di danni e 150 mila di spese legali. Una transazione lo impegna a risarcire 700 mila euro. Metà la ha già liquidità. L'altra metà arriverà con detrazioni mensili sugli stipendi del lavoro. Prima in carcere e poi fuori. In teoria dovrebbe uscire nel 2030. Ma come ogni detenuto di buona condotta lo scomputo di 45 giorni di "liberazione anticipata" ogni 6 mesi di carcere lo può anticipare nel 2028. E può chiedere affidamento in prova dal 2025. Stasi ha professato la sua innocenza anche qualche giorno fa in un'intervista a Le Iene.

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