Omicidio Sacchi, condanne confermate. Rissa nei corridoi della Corte d'Appello

Confermata la condanna a 27 anni per Del Grosso, autore materiale dell'omicidio. Momenti di forte tensione fra amici e parenti degli imputati

Di Redazione Cronache
Assassini Luca Sacchi
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Omicidio Luca Sacchi, confermata la condanna a Valerio Del Grosso. Ridotte le pene a Paolo Pirino e Marcello De Propris

È arrivata oggi la sentenza di secondo grado per l'omicidio di Luca Sacchi, il 24enne freddato nell'ottobre del 2019 da un colpo di pistola nel quartiere Appio Latino, a Roma. Una sentenza che ha sostanzialmente confermato le condanne nei confronti dei responsabili. 27 anni di reclusione per Valerio Del Grosso, esecutore materiale dell'omicidio; ridotta invece la pena a 14 anni e 8 mesi per Paolo Pirino e Marcello De Propris, complici di Del Grosso. Condannata infine a 3 anni Anastasiya Kylemnyk per violazione della legge sugli stupefacenti.

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genitori di Luca Sacchi, presenti alla lettura della sentenza, si sono detti soddisfatti. "Siamo soddisfatti per la conferma della pena a Valerio Del Grosso: è stata una giornata pesante con tanta ansia", hanno dichiarato, come riportato da Ansa. "È andata troppo bene a Paolo Pirino che era in macchina con lui e sapeva che era armato", hanno aggiunto. 

Omicidio Luca Sacchi, dopo la sentenza scoppia la rissa nei corridoi della Corte di Appello

Dopo la lettura della sentenza ci sono stati momenti di alta tensione nei corridoi della Corte di Appello di Roma. Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, non sono infatti mancate urla, accuse e minacce fra familiari e amici dei condannati. A un certo punto si sarebbe addirittura arrivati allo scontro fisico vero e proprio e alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine, carabinieri e poliziotti, si sono visti costretti ad intervenire per riportare la calma.

A quanto pare sarebbe stato il fratello di uno degli imputati a dare per primo in escandescenze, cercando di entrare nella camera di sicurezza dove si trovava il congiunto. Non riuscendoci, avrebbe rivolto la sua attenzione sui parenti degli altri condannati, cominciando a inveire contro di loro.

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