Omicidio Voghera: "Adriatici sparò per difendersi". Ora può evitare il carcere
Chiuse le indagini, la procura non cambia reato per l'ex assessore della Lega e la famiglia del marocchino ucciso protesta: "Fu atto volontario"
Omicidio Voghera, Adriatici verso il patteggiamento e niente processo
Torna d'attualità il caso Massimo Adriatici. Si sono chiuse le indagini della Procura per l'omicidio di Yonus El Boussettaoui, il marocchino di 39 anni ucciso a Voghera con un colpo di pistola sparato dall'ex assessore della Lega. Per i pm, lo sparo fu un tentativo di difesa eccessivo.
Adriatici, secondo gli inquirenti - si legge su Repubblica - colpì a morte l’uomo di origine magrebina perché poco prima Youns lo aveva colpito con uno schiaffo facendolo cadere a terra e si avvicinava di nuovo per colpirlo. La procura di Pavia chiude così le indagini sui fatti della sera del 20 luglio 2021, mantenendo l’accusa originaria di eccesso colposo di legittima difesa per Adriatici, nonostante i tanti punti oscuri e gli elementi di prova forniti dagli avvocati della famiglia della vittima.
Il rischio infatti - prosegue Repubblica - è che con l’imputazione contestata, Adriatici possa chiedere il patteggiamento ed evitare il processo. "È una decisione assurda, sono scioccata — protesta la sorella di Youns, Bahija El Boussettaoui — Speravo che l’imputazione cambiasse con tutte le prove emerse, le testimonianze, i video. Mio fratello è stato pedinato e provocato, e Adriatici si è difeso da uno schiaffo sparando. I testimoni hanno detto che l’assessore ha aspettato che Youns uscisse dal bar. Provo dolore ma spero ancora nella giustizia, perché non viviamo in una foresta. Fu omicidio volontario".