Orlandi, il Papa: "Il mondo ci guarda, ora la verità". La prima vera inchiesta

Il procuratore del Vaticano Diddi vedrà il fratello di Emanuela: "Nella Chiesa ci sono ancora figure reperibili che conoscono i fatti, basta segreti"

Cronache

Caso Orlandi, il pm del Vaticano: "Emersi nuovi indizi dopo 40 anni"

Su Emanuela Orlandi questa volta il Vaticano fa sul serio e Papa Francesco ha dato un ordine preciso: "Il mondo ci guarda, adesso voglio la verità". Il caso è stato affidato al procuratore del Vaticano Alessandro Diddi. "Papa Francesco - spiega Diddi al Corriere della Sera - mi ha investito del ruolo di capo di questo delicatissimo Ufficio, che sto riorganizzando anche grazie all’aiuto di due magistrati ordinari e due applicati. Tra i fascicoli ereditati dal mio predecessore, il professor Gian Piero Milano, ve ne era uno contenente una serie di denunce della famiglia Orlandi relative alla scomparsa di Emanuela. Al fine di fare definitiva chiarezza sulla vicenda, nel gennaio di quest’anno ho ricevuto dal Papa l’incarico di occuparmi del caso. Il desiderio e la volontà ferrea del Papa e del Segretario di Stato sono di fare chiarezza senza riserve".

"In pochi mesi - prosegue Diddi al Corriere - sono state effettuate verifiche non espletate in 40 anni. Gli approfondimenti eseguiti dovranno emergere, perché sono attività di indagine destinate a confluire integralmente nei fascicoli dell’Ufficio e di questo anche le gerarchie vaticane sono pienamente consapevoli. Sentiremo Pietro Orlandi e acquisiremo le necessarie informazioni testimoniali, ascoltando quanto di inedito ha da riferirci. Ci sono — all’interno e all’esterno del Vaticano — figure ancora reperibili. Anche nell’ambito della pregressa inchiesta romana sono stati fatti accertamenti importanti. Premesso che non posso entrare nello specifico e che sull’argomento ci sono indagini enormi della Procura di Roma, temo che il ruolo della Banda della Magliana nel caso Orlandi sia stato sopravvalutato, sebbene esistano alcune evidenze. La situazione, tuttavia, impone un inquadramento più ampio".

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