Orsa Jj4, da task force animalista a Meta: "Stop con la caccia alle streghe"

Anche Ass Jigen e Animal Liberation si dissociano dalla caccia alle streghe provocata da chi accusa in modo infondato altri orsi della morte di Papi

Di Redazione Cronache
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Orsa Jj4 e runner morto in Trentino: task force animalista, Meta, Ass Jigen e Animal Liberation si dissociano dalla linea difensiva. Il caso 

Task Force Animalista, Associazione Culturale/Politica, Animal Liberation Odv, Fondazione Jigen Odv, Meta Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, seguite dall’Avvocato David Zanforlini e dall’ Avvocato Lucia Annichiarico, si dissociano fermamente dal tono accusatorio e dalla linea difensiva, completamente al di fuori del contesto giudiziario, che in questi giorni alcune associazioni animaliste hanno manifestato riguardo al noto caso dell’orsa Gaia, JJ4.

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Le quattro Associazioni con rispettivi Avvocati, si dissociano dalla “caccia alle streghe” provocata da chi accusa in modo infondato e confutabile altri orsi presunti maschi della morte di Andrea, rendendo pubblica una perizia che, eventualmente, avrebbe dovuto essere discussa in sede processuale. Task Force Animalista, Animal Liberation, Fondazione Jigen Odv e Meta si stringono alla famiglia Papi per il gravissimo lutto che li ha colpiti e ritengono che sia in primo luogo da rispettare il dolore conseguente alla tragica scomparsa di Andrea.

Pertanto, le Associazioni, tengono a precisare che il loro intervento nel processo ora in corso avanti il Tribunale del Trentino deve rimanere nella strada tracciata dal diritto costituzionale e nessuna illazione estranea a questo percorso deve scaturire pubblicamente o privatamente. La difesa di Gaia (JJ4), a loro avviso, deve primariamente garantire che i principi della nostra Costituzione, precisamente dell’Art 9 del 2022, vengano rispettati. Invitano inoltre chiunque ad astenersi dallo sfruttare, per propri fini speculativi ed utilitaristici, una tragedia immensa che ha coinvolto Andrea Papi, la sua famiglia e l’orsa Gaia, reclusa attualmente al Casteller di Trento, lontana dai suoi cuccioli, suggerendo piuttosto di concentrarsi sulle mancanze di chi per anni non ha provveduto adeguatamente alla tutela di animali e persone, nonostante i fondi pubblici stanziati e ricevuti.

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