Padre Georg lascia la sperduta Foresta Nera e torna a sorpresa in Italia
Il già segretario di Benedetto XVI tornerà il 31 dicembre per l’anniversario della scomparsa di Papa Ratzinger e per celebrare la sua ordinazione episcopale
Padre Georg torna in Italia: il 31 dicembre sarà da don Daniel Boscaglia a Bergamo
Lo avevamo lasciato sperduto nella Foresta Nera dopo l’allontanamento da Roma, ma il richiamo dell’Italia ha agito fortemente su Padre Georg Gänswein, assetato di caldo, sole e della buona cucina italiana. Aveva lasciato Roma per Riedern am Wald (peraltro suo luogo d’origine), vicino a Friburgo nel land del Baden Württemberg (Germania Sud- Occidentale), il 1° luglio 2023 dopo le molte polemiche generatesi a seguito della scomparsa di Papa Benedetto XVI il 31 dicembre dello scorso anno e proprio per quella data sarà in Italia. Gänswein, a quanto risulta, è ancora “senza lavoro” nel senso che fa parte della diocesi ma come semplice prelato, dopo essere stato l’uomo più potente del Vaticano. Georg aveva cominciato ad attaccare Papa Francesco lo scorso anno con il libro “Nient’altro che la verità” in cui si tolse numerosi sassolini dalle scarpe. A cominciare dal fatto che Francesco lo aveva di fatto “mobbizzato” dicendogli relativamente al suo congedo da Capo della Prefettura della Casa Pontificia, avvenuto nel 2020: “Lei rimane prefetto ma da domani non torni al lavoro".
Nel libro Georg scrive che "Restai scioccato e senza parole". Durante le vacanze natalizie del 2022 il prelato sparò ad alzo zero su Papa Francesco. Cosicché alla ripresa delle attività, il 7 gennaio 2023, il Pontefice lo convocò subito in Vaticano e gli fece un liscio e busso memorabile durante il quale le grida risuonarono in tutti i Sacri Palazzi. La strategia di Gänswein fu quella di sottomettersi formalmente al Pontefice regnante e cioè Papa Francesco, salvo poi assestare calcetti ben mirati utilizzando i media, come quando si recò da Bruno Vespa lamentandosi della sua situazione. Non sfugge neppure che l’ex segretario di Ratzinger prese una posizione “ostile” a quella ufficiale del Vaticano sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi e del relativo possibile coinvolgimento di Papa Giovanni Paolo II.
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E probabilmente proprio questa ultima posizione pubblica irritò definitivamente Papa Francesco che decise di farlo ripartire a mani vuote, rispedendolo nelle fredde foreste tedesche senza alcun incarico ufficiale, come un “privato cittadino”. Dicevamo che Padre Georg sarà in Italia per il 31 dicembre ma non è stato ancora reso noto se ci saranno cerimonie ufficiali con l’episcopato più conservatore che ha sempre visto in Papa Benedetto la sua vera guida spirituale e non in Papa Francesco.
In ogni caso don Daniel Boscaglia, 37 anni, di Cologno al Serio, che da poco è il responsabile di una chiesa nel quartiere popolare di Carnovali a Bergamo, lo ha invitato il giorno dell’Epifania. Don Boscaglia ha passato cinque anni a Roma come studente di Diritto canonico.
“Ho conosciuto monsignor Georg, che è appunto docente di Diritto canonico — racconta il sacerdote in una intervista al Corriere della Sera — quando preparavo la tesi sugli ex anglicani diventati cattolici in base al Motu Proprio di Benedetto XVI”. Continua il prelato: “Sapendo che sarebbe venuto in Italia perché il 31 dicembre sarà il primo anniversario della scomparsa di Benedetto XVI gli ho scritto per invitarlo ma senza credere veramente che avrebbe accettato. Invece ha accettato di buon grado e mi ha colto di sorpresa. Oltretutto per lui sarà una data importante, perché proprio l’Epifania saranno undici anni dalla sua ordinazione episcopale”. Quindi un doppio evento per il prelato tedesco.
Per uno strano scherzo del destino la chiesa di Bergamo è la stessa che benedisse alla fondazione Monsignor Loris Capovilla, segretario di Papa Giovanni XXIII, il Papa che aprì il Concilio vaticano II, chiuso poi da Papa Paolo VI. Fu proprio quel Concilio che produsse un profondissimo rinnovamento nella Chiesa cattolica che portò all’abolizione della messa in latino e a una progressiva desacralizzazione, sfuggendo un po’ di mano negli esiti non completamente previsti. Dunque il conservatore Padre Georg ricomparirà in pubblico nella progressista e conciliare chiesa del quartiere proletario di Carnovali. Si potrebbe dire uno “scherzo da Papa”.