Palloncini, divertimento o pericolo? Ben 7 su 12 possono causare il cancro

Secondo una recente indagine di Altroconsumo, ben 7 palloncini su 12 (dunque oltre la metà di quelli venduti) hanno composti chimici ben oltre i valori imposti

Cronache
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Palloncini, nemici dell’ambiente e della sicurezza: soprattutto quella dei bambini. 7 su 12 sono potenzialmente cancerogeni

Palloncini, sicuri siano solo un gioco? Immancabili alle feste dei bambini e durante le celebrazioni più liete, i palloncini sono giocattoli che non passano mai di moda. Purtroppo però sono anche prodotti che sfuggono facilmente alle regole di sicurezza chimica e ai controlli: venduti per pochi euro, soprattutto online attraverso piattaforme di e-commerce internazionali, arrivano a casa in pacchettini trasparenti, a volte senza neppure l’etichetta. E contengono sostanze poco raccomandabili. Questo quanto emerge dall’indagine di Altroconsumo sulla sicurezza dei palloncini.

Altroconsumo ha acquistato 12 confezioni di palloncini, per la maggior parte online su Amazon e Wish e in due negozi su strada, li ha fatti analizzare in laboratorio. Ben 7 palloncini su 12 contengono composti chimici potenzialmente cancerogeni in concentrazione superiore al limite di sicurezza previsto dalla normativa dei giocattoli: si tratta di nitrosammine o nitrosabili (che sono precursori delle prime, cioè sostanze che possono trasformarsi in nitrosammine). Una direttiva (2009/48/CE) impone a tutti i giocattoli un limite di sicurezza massimo di 0,05 mg di nitrosammine e di 1 mg di sostanze nitrosabili per kg di materiale.

Tre prodotti sono risultati entro le soglie accettabili; 2 sono a cavallo e ben 7 le hanno superate. La quantità di nitrosammine rilevata in questi prodotti va da 0,01 a 0,96 mg/kg: i palloncini con le analisi peggiori contengono nitrosammine in quantità 19 volte superiore al limite di legge. La quantità di sostanze nitrosabili va invece da 0,11 a 5,85 mg/kg: i palloncini peggiori contengono sostanze nitrosabili in quantità 6 volte superiore al limite di legge.

Trattandosi di oggetti che sono spesso gonfiati a bocca, anche se non si dovrebbe, la possibilità che queste sostanze vengano almeno in parte ingerite è tutt’altro che remota. Come in altri casi analoghi, sono stati segnalati alle autorità i prodotti che, a seguito delle verifiche di Altroconsumo, sono risultati non conformi alla legge, chiedendone il ritiro immediato dal mercato. La presenza di nitrosammine e sostanze nitrosabili oltre i limiti in questi giocattoli non è un problema nuovo: altre organizzazioni di consumatori in Unione Europea, facendo le stesse verifiche, hanno rintracciato diversi palloncini che sforano le soglie di sicurezza. 

Per questo motivo, Altroconsumo ha scritto al Ministero dello Sviluppo Economico chiedendo una verifica dei suddetti materiali al fine di garantire la massima tutela e sicurezza dei consumatori, ma soprattutto dei bambini dato che si tratta di prodotti che finiscono spesso nelle loro mani. 

Palloncini, nitrosammine e nitrosabili: da cosa hanno origine questi composti nocivi? 

Le nitrosammine sono composti classificati dalla Airc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che ha un’autorità indiscussa in questo campo, come probabili cancerogeni. Possono aumentare il rischio di tumori gastrici e all’esofago, se ingeriti oltre la soglia di sicurezza. La correlazione non è stata dimostrata con assoluta certezza, tuttavia il principio di precauzione impone che si faccia molta attenzione alla loro presenza nei prodotti, specialmente se destinati ai bambini. Nel caso dei palloncini, le nitrosammine si formano durante la lavorazione della gomma, naturale o artificiale, quando viene sottoposta al processo di vulcanizzazione, un procedimento che richiede temperature elevate e che garantisce che la gomma sia resistente. Se il bambino gonfia il palloncinomettendolo in bocca, la gomma potrebbe rilasciarle con il rischio che vengano così ingerite. 

Palloncini, 2 confezioni del campione sono prive di etichette e 1 non riporta indicazioni in italiano

L’etichetta dei palloncini deve riportare per legge una serie di avvertimenti importanti, oltre al classico marchio CE che indica la conformità alle normative europee. Sono giocattoli potenzialmente pericolosi, perché potrebbero essere ingeriti dai più piccoli: per questo devono riportare l’indicazione del divieto di utilizzo per bambini con meno di tre anni e un’avvertenza per prevenire l’asfissia da ingestione di palloncini non gonfiati o scoppiati, che si possono attaccare facilmente alla gola dei bambini, impedendo il respiro. In Olanda e Germania è obbligatorio anche indicare che, per motivi di sicurezza, è preferibile non portare i palloncini alla bocca, ma gonfiarli solo con una pompa. I prodotti che Altroconsumo ha acquistato non sempre hanno etichette in regola. In particolare, 2 sacchetti di palloncini, entrambi acquistati online su Wish, non riportano nessuna indicazione e 1 non riporta le informazioni in italiano.

Per quanto riguarda l’avvertenza di utilizzare la pompa e non la bocca per gonfiarli, questa precisazione, che è volontaria in Italia, ma obbligatoria in altri Paesi Ue, è presente in 7 confezioni di palloncini su 12. 

Bambini e palloncini, qualche suggerimento per giocare in sicurezza 

Per quanto riguarda i palloncini, qualche consiglio per usarli in sicurezza può ridurre il rischio:

  • Verifica che il prodotto abbia almeno un’etichetta a norma (controlla il marchio CE e le indicazioni di utilizzo)
  • Per gonfiarli usa una pompa
  • Se sgonfi, non lasciarli in mano a bambini di età inferiore agli otto anni
  • Non lasciare che siano messi in bocca
  • Butta immediatamente quelli rotti o scoppiati nel bidone dell’indifferenziata
  • Segnala al venditore se i palloncini emanano un odore forte e non utilizzarli

Palloncini, amici dei bambini ma nemici dell'ambiente

Nonostante il lancio dei palloncini sia il simbolo per eccellenza di feste e momenti gioiosi, i palloncini che volano hanno un impatto negativo sull’ambiente. Inquinano e possono essere letali per la fauna selvatica. Secondo i dati dell’University of Tasmania, pubblicati da Ocean Conservancyi frammenti di palloncini sono il terzo rifiuto più pericoloso per tartarughe, uccelli marini e foche, che li scambiano

per cibo. L’Unione Europea non li ha però vietati: la direttiva SUP (Single Use Plastic) sulla plastica monouso, in vigore dal 3 luglio 2021, vieta soltanto la vendita dei bastoncini di plastica utilizzati come sostegno e prevede che abbiano un’etichetta che riporti come bisogna smaltirli. È quindi molto importante non disperderli mai nell’ambiente. Dopo le festicciole all’aperto, bisogna sempre raccogliere da terra i palloncini rotti e buttarli nell’indifferenziata.

 

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