"Pamela ha reagito allo stupro". Oseghale all'ergastolo, ecco le motivazioni
Le motivazioni della sentenza di appello-bis che ha confermato la condanna per il nigeriano. Il legale del 41enne: "Faremo ricorso in Cassazione"
Omicidio Mastropietro, le motivazioni dell'ergastolo: "Oseghale l'ha uccisa perchè Pamela si è ribellata alla violenza"
Sono arrivate, dopo una lunga attesa, le motivazioni della Corte di assise di appello di Perugia che confermano l’ergastolo per Innocent Oseghale, il nigeriano accusato di aver violentato, ucciso e fatto a pezzi la 18enne Pamela Mastropietro. Poco tempo fa lo stesso, dal carcere, aveva scritto una lunga lettera in cui negava con forza la violenza sessuale e l’omicidio, chiedendo perdono per aver violato il corpo senza vita della giovane.
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Ma la Corte ha così motivato: "Si ritiene fondatamente affermata la ricorrenza della contestata aggravante a carico dell'imputato" ossia "aver commesso l'omicidio in occasione della commissione del delitto di violenza sessuale". C'è stata una "iniziale violenza di tipo costrittivo - divenuta 'necessaria', nel palesato dissenso di Pamela una volta resasi conto delle reali intenzioni del suo partner" che secondo quanto ricostruito dalla Corte ha voluto un rapporto non protetto. In seguito c'è stato un "approfittamento dello stato soporoso ormai completamente manifestatosi nella vittima" che, come ricostruito, era sotto l'effetto di droga.
Secondo la Corte "Oseghale, pretendendo al fine di consumare un rapporto senza protezione alcuna in difformità dagli accordi esplicitamente presi (o comunque implicitamente sottintesi) aveva preso dapprima a percuoterla e colpirla per vincere la resistenza della ragazza che, però, diveniva sempre più flebile al progressivo manifestarsi degli effetti dello stupefacente appena assunto". Poi iniziato l'effetto della droga sulla ragazza "aveva portato a termine l'atto sessuale" senza curarsi "di utilizzare protezione alcuna".
Caso Pamela, il legale di Oseghale: "Estraneo alla violenza sessuale, faremo ricorso in Cassazione"
Non solo, però. La sentenza ricostruisce anche la sequenza successiva dei fatti, che hanno portato alla morte della ragazza: "Pamela ha gradualmente ripreso coscienza e non ha esitato a ribadire il proprio aperto dissenso ... incorrendo però nell'abnorme reazione di Oseghale" che non ha "esitato ad ucciderla".
"Non condividiamo le motivazioni e proporremo ricorso in Cassazione convinti dell'estraneità dell'imputato rispetto all'ipotesi della violenza sessuale". Così l'avvocato Simone Matraxia, legale insieme a Umberto Gramenzi di Innocent Oseghale, commenta all'Adnkronos le motivazioni della sentenza.