“Per favore, ricordati di Alessandro". Ferri il dopo Palamara? Il caso al Csm

Caduto l'ex magistrato, le toghe correvano alla corte del renziano. Spuntano le chat di richieste d'intervento. Il Plenum vuole vederci chiaro

Cronache

Caso Palamara, il ruolo di Cosimo Ferri per le nomine delle toghe

Torna d'attualità la vicenda relativa allo scandalo nella magistratura, il cosiddetto caso-Palamara, costato la toga all'ex magistrato. Domani il Csm dovrà valutare il trasferimento del procuratore generale di L’Aquila, Alessandro Mancini, per incompatibilità ambientale e funzionale. La questione riguarda però indirettamente - si legge sul Fatto Quotidiano - anche l'ex renziano Cosimo Ferri, già coinvolto nel maggio del 2020 nello scandalo dell'hotel Champagne, con le intercettazioni tra Luca Palamara, lui e Luca Lotti, intenti a pianificare la nomina del futuro procuratore di Roma. La Procura di Forlì, indagando sull’ex parlamentare della Lega Giancarlo Pini, scopre un incontro tra Ferri e Mancini. Mediato proprio da Pini (finito sotto indagine, lo scorso anno, per una vendita di mascherine da circa 3 milioni alla Asl emiliana).

Peraltro Pini, - prosegue il Fatto - tra il 2012 e il 2013, viene indagato dalla Procura di Forlì, dove Mancini era pm, per ben tre volte (tra il 2014 e il 2018 arrivano due prescrizioni e un’archiviazione). Sequestrando il cellulare di Pini, la Procura scopre le sue chat con Mancini, dalle quali, sostiene la Prima commissione, si "evince un rapporto di consolidata amicizia e frequentazione". Spuntano anche messaggi rivolti a Ferri: “Per favore, ricordati di Alessandro", il Csm vuole capire se l'ex renziano fosse o meno coinvolto in questa vicenda e se avesse influenza sulle nomine, dopo lo scoppio del caso-Palamara. Ferri al Fatto dice: "Non ricordo che Pini mi abbia chiesto di interessarmi alla nomina di Mancini. Comunque non mi sono mai attivato per questo".

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