Pescara, 12 anni all'uomo che sparò al cuoco per gli arrosticini insipidi
La vittima è stata costretta a sottoporsi a tre delicati interventi chirurgici ed è finita sulla sedia a rotelle
Pescara, cinque colpi di pistola per gli arrosticini: ecco la condanna
Federico Pecorale, l'uomo che a Pescara sparò cinque colpi di pistola ad un cuoco del ristorante in cui stava mangiando a causa della salatura degli arrosticini non adeguata, è stato condannato a 12 anni di carcere. Ma cinque di questi li trascorrerà in un Rems, ovvero - si legge sul Messaggero - una delle strutture sanitarie adibite all'accoglienza degli autori di reato ritenuti infermi o seminfermi di mente, nonché socialmente pericolosi. I fatti si riferiscono al 10 aprile del 2022, all’interno del ristorante Casa Rustì di Pescara, proprio nel cuore del centro cittadino.
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Pecorale - prosegue Il Messaggero - ferì gravemente, con cinque colpi di pistola, il cuoco 23enne Yelfry Rosado Guzman. A scatenare la furia di Pecorale, al punto da indurlo ad estrarre l’arma e a fare fuoco contro la vittima, sarebbe stato un alterco sulla cattiva salatura degli arrosticini che gli erano stati serviti. Il gup ha inoltre condannato l’imputato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento del danno, che dovrà essere liquidato nell’ambito di un separato giudizio, assegnando una provvisionale di 200mila euro in favore della vittima, finita sulla sedia a rotelle proprio a causa dei cinque colpi pistola che lo raggiunsero in varie parti del corpo e che lo costrinsero a sottoporsi a tre delicatissimi interventi chirurgici.