Piemonte, 4mila € per rinunciare all'aborto. Le femministe: "Una mancetta"
La Regione stanzia 400 mila euro per "salvare 100 bambini". Insorge l'opposizione: "Squallida mossa elettorale"
Regione Piemonte, fondi anti-aborto. L'opposione insorge
Polemica accesa tra la Regione Piemonte e il gruppo dell'associazione femminista "Non una di meno", per la decisione presa di stanziare 400 mila euro per convincere 100 donne a rinunciare all'aborto. La proposta - si legge sulla Stampa - è arrivata dall’assessore alle Politiche Sociali del Piemonte Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), che lunedì ha annunciato lo stanziamento di un fondo da destinare alle associazioni anti-abortiste. "Salveremo cento bambini che altrimenti non sarebbero nati", ha calcolato presentando il "Fondo vita nascente". Una cifra irrisoria, bollata come "mancetta" dalle opposizioni di Pd, M5S e Luv (Liberi uguali verdi). Marrone sottolinea che avrebbe voluto stanziare più risorse ma per ora questo passa il bilancio.
A poche ore dall’annuncio - prosegue la Stampa - la polemica era già rovente. Le associazioni femministe e i collettivi che lottano per l’applicazione della legge 194 hanno fatto fronte comune, utilizzando parole di fuoco. "Proviamo disgusto per squallidi proclami elettorali fatti sulla nostra pelle, la denuncia del collettivo "Non una di meno". La maternità è una scelta: la falsa promessa di sostegno economico per pochi mesi rappresenta una presa in giro e una pressione manipolatoria verso chi si trova in condizione di disagio socio-economico".